Ogni volta che decido di migliorare il posizionamento di una pagina del mio sito, seguo sempre la stessa procedura. Prima di tutto cerco di capire se cโรจ interesse intorno all’argomento trattato nella pagina e poi verifico il livello di competizione online. Questo mi permette di capire se il tempo che dovrรฒ impiegare per ottenere le prime posizioni su Google valga lo sforzo che dovrร essere fatto. Infatti, sarebbe inutile posizionare una pagina in cima a Google se nessuno รจ interessato, oppure sarebbe troppo lungo raggiungere dei risultati nel caso in cui la competitivitร del tema scelto fosse molto alta.
Per chiarirmi le idee molto velocemente, utilizzo due strumenti gratuiti: Google Keyword Planner e SEOquake. Il primo mi permette di capire quante ricerche generano le keyword direttamente legate alla pagina che desidero spingere e il secondo mi da le informazioni che cerco a proposito della forza dei siti e delle pagine con cui mi dovrรฒ confrontare. Fatta questa premessa, passo allโazione sapendo che, questa volta, ho preso di mira un argomento altamente competitivo, quello del web marketing.
Per prima cosa mi collego con il tool Google Keyword Planner (meglio conosciuto con il nome italiano Strumento di pianificazione delle parole chiave) e inserisco il termine web marketing. Siccome non voglio risposte generiche, seppur correlate al termine da me indicato, oltre che ad aver selezionato le opzioni lingua/italiano e paese/italia, inserisco il termine web marketing anche nel campo Inclusione/Esclusione termini. Il risultato che ottengo รจ che, come era facile intuire, lโargomento รจ molto ricercato su internet in tante differenti declinazioni.
E in particolare, scopro che il termine web marketing genera all’incirca 6.600 ricerche in Italia. La prima verifica mi spinge ad proseguire la mia ricerca, sapendo perรฒ che troverรฒ una competitivitร per questo termine molto alta, ed infatti questo รจ proprio quello che accade. In questo caso, come accennato prima, per valutare questo aspetto mi avvalgo della fantastica estensione per Chrome, che prende il nome di SEOquake (ci sono versioni gratuite anche per browser differenti). Con questa estensione attiva, faccio la mia verifica, inserendo sul campo di ricerca di Google.it il termine web marketing.
La figura sopra, fa capire come viene modificata la pagina di Google quando SEOquake รจ attivo. In particolare otteniamo tutta una serie di informazioni (modificabili dalle preferenze dellโestensione) che mi permettono di fare una valutazione generica sulla forza dei siti suggeriti da Google. In particolare, quello che mi interessa sapere รจ il PageRank e i link diretti alle pagine che appaiono come risultati.
Su 373 milioni di pagine recensite riconducibili al termine da me inserito, vedo che i primi tre posti sono occupati da siti che ovviamente Google ritiene molto autorevoli in materia. Il primo posto รจ occupato da una pagina di Wikipedia, il secondo dal sito e-max.it e il terzo dal sito html.it con la sua sezione dedicata al tema di mio interesse.
Su Wikipedia cโรจ poco da dire, lโautorevolezza del sito รจ indiscutibile, e cโรจ poco da dire anche su gli altri due. E-max ha un PageRank addirittura pari a 7 (lo stesso di google.it, tanto per fare un paragone) e 464.067 link (fonte semrush.com), mentre per html.it il PageRank รจ pari a 5 e 1.689 link. Nota bene, il PageRank e i link in entrata non sono gli unici elementi che valuto per capire se un sito รจ autorevole, ma come prima analisi utilizzo questi valori per farmi unโidea indicativa sulla competitivitร della keyword.
E proprio quando sto per abbandonare lโidea di promuovere il termine web marketing per il mio sito, decido di continuare con le mie valutazioni scoprendo qualcosa che da una parte mi ha lasciato a bocca aperta, dall’altra conferma lโidea che mi frullava in testa da molto tempo, che vi farรฒ capire alla fine di questo articolo. Per approfondire il tipo di valutazione che sto facendo, utilizzo altri strumenti gratuiti che Internet mette a disposizione come Majestic SEO.
Questo sito, dietro una registrazione gratuita, fornisce interessantissimi parametri, come la quantitร e la qualitร dei link diretti verso una pagina di nostro interesse, per capire in modo piรน dettagliato la forza che ha un determinato dominio. Mi collego con la loro home page, accedo al mio account e inserisco il primo dominio che voglio analizzare e con il quale, almeno in teoria, dovrei entrare in competizione. Il risultato che ottengo mi spalanca le porte verso un viaggio la cui destinazione era ignota solo pochi minuti prima.
I valori che mi fanno sobbalzare sulla sedia sono il numero di link diretti al sito e-max.it. Come potete vedere sono oltre 18 milioni (esatto, proprio cosรฌ). Di primo acchito ho pensato: wow, chi ha realizzato e promosso questo sito ha fatto un capolavoro, tanto di cappello. Quando mai sarรฒ in grado di ottenere risultati anche solo lontanamente paragonabili a questi? Dopo un primo momento di ammirazione, sono andato a vedere un altro parametro, e cioรจ la distribuzione di anchor text e lโimmagine che segue รจ il risultato ottenuto.
Come potete vedere, il termine web marketing ha la percentuale maggiore. Questo significa, che dei 18.000.000 di link individuati da Majestic SEO, oltre 7 milioni sono composti da un anchor text fatti con la sola keyword web marketing (termine per il quale รจ-max รจ terzo su google). Mentre per il termine web agency (termine per il quale รจ-max รจ sesto su google), i link individuati sono oltre 5 milioni.
A questo punto ho cominciato a pensare che qualcosa non tornava… Allora, per fare un confronto molto generico, ho preso un sito che per chi si occupa di SEO e di web marketing รจ punto di riferimento, a livello mondiale, e cioรจ Moz. Bene, secondo Majestic SEO, il sito moz.com ha in totale meno di 2 milioni di link (ben nove volte in meno di e-max) e un profilo backlink decisamente molto piรน naturale.
Come potete vedere, la prima keyword strategica (escluso il brand moz.com) รจ seo ed ha una percentuale inferiore al 5%. Quindi ero in presenza di due profili molto diversi. Mi rendo conto che confrontare i due siti in questo modo lascia il tempo che trova ma lโeffetto รจ quello di avermi reso ancora piรน curioso e spinto a saperne di piรน. E vi assicuro che la mia curiositร รจ stata ripagata. Alla grande.
Quello che ora dovevo fare, era capire come il sito e-max era riuscito ad ottenere 7 milioni di link con il termine web marketing e 5 con il termine web agency. Se loro ce lโhanno fatta, allora ce la devo fare anche io. Se andate a vedere la sezione Backlinks di Majestic SEO, potete osservare 5 pagine esterne dove sono presenti i link diretti a e-max e lโanchor text utilizzato (oltre ad altri valori).
Disponendo di un account a pagamento, le informazioni che si possono ottenere sono certamente piรน approfondite, ma per il momento รจ piรน che sufficiente. Il primo link che vado a controllare รจ il seguente: http://www.iti.gov.br/index.php/icp-brasil Si tratta addirittura del sito dellโIstituto Nazionale di Tecnologia dell’Informazione brasiliano. Con il comando Trova cerco di individuare sulla pagina in questione l’anchor text web marketing, ma niente da fare, non si trova. Allora controllo il sorgente della pagina ed effettuo una nuova ricerca e quello che segue รจ il risultato che ottengo:
Come vedete il link cโรจ ma non si vede con il browser. Boh, non capisco… Allora controllo il secondo link: http://www.venicemarathon.it/index.php/it/ Anche qui ottengo lo stesso risultato, dal browser niente, ma visualizzando il sorgente ottengo quello che mostro nella figura che segue:
I due link hanno il tag display:none. Ma mentre il primo non so come possano averlo inserito, il secondo รจ associato ad un plugin per Joomla. Per capire da quanto tempo questi link sono presenti sui rispettivi siti, faccio riferimento a Archive.org e scopro che il primo รจ attivo almeno da Giugno 2013, mentre il secondo da Aprile 2013.
Questo significa che non sono link recenti, anzi. Per farla breve, senza entrare nel dettagli delle ulteriori indagini che ho fatto, ho scoperto che e-max ha pubblicato diversi plugin che una volta installati su un sito che gira sotto Joomla, pubblicano, in modo nascosto (display:none), un link strategico collegato a e-max. Questo ha fatto infuriare diversi utenti che hanno pubblicato le loro veementi proteste attraverso questa pagina. Ecco, in particolare una di loro:
Questa รจ la risposta dellโautore del plugin:
A questo punto, dopo aver fatto altri controlli appare chiaro che:
- Tutti i siti che ho avuto modo di controllare, in cui รจ posizionato il loro link, girano sotto Joomla
- Tutti i link che ho avuto modo di controllare, sono nascosti (display:none)
- Quasi tutti i link che ho avuto modo di controllare, sono associati ai plugin rilasciati gratuitamente
- Tutti i link che ho avuto modo di controllare, sono attivi da molto tempo, alcuni da piรน di un anno
Questo significa due cose; la prima (non trascurabile) รจ che ovviamente non posso e non ho potuto controllare 18 milioni di link, la seconda cosa รจ che non si capisce perchรฉ i link rilevati siano tutti nascosti. A tal proposito, riporto due link, fondamentali per inquadrare la situazione, che indicano chiaramente quale deve essere il comportamento del webmaster in funzione della promozione del proprio sito. La prima pagina รจ raggiungibile attraverso questo indirizzo: https://support.google.com/webmasters/answer/66353?hl=it, mentre la seconda pagina รจ raggiungibile attraverso questo indirizzo: http://blog.e-max.it/web-marketing-bologna/white-hat-seo.html
Entrambe le pagine dicono come sia vietato utilizzare la tecnica del testo e dei link nascosti. Notare come, paradosso dei paradossi, il secondo link รจ un articolo pubblicato proprio tramite il blog ufficiale di e-max. Ecco cosa cโรจ scritto sulla pagina di Google: โLa presenza di testo o link nascosti nei tuoi contenuti per manipolare il tuo ranking nei risultati di ricerca di Google puรฒ essere considerato ingannevole e costituisce una violazione delle Istruzioni per i webmaster di Google.โ
Conclusioni
Dopo una lunga premessa, giunge il momento di trarre le conclusioni. Tuttavia, decido di non farlo. Infatti, non voglio esprimere giudizi sulla strategia adottata da e-max, non รจ questo il punto. Preferisco che lo facciate voi. Anzi, vorrei che tutti facessero le proprie verifiche e approfondimenti al fine di confermare o ribaltare completamente i dati riportatati in questo articolo. Quello che invece voglio fare, รจ aprire una discussione su Google e su il suo ruolo sul web. Per questo motivo riprendo il titolo dellโarticolo e riscrivo: โGoogle, paladino del web o arbitro incapace?โ
Nel primo caso dovremmo pensare a Google come un paladino del web, alla costante ricerca di siti e contenuti di qualitร , per il solo ed esclusivo bene degli utenti. E se questo รจ vero dovremmo ritenere Google alla stregua di unโautoritร morale e assecondarlo in religioso silenzio applicando alla lettera le linee guida per webmaster.
Nel secondo caso invece, dovremmo ritenere che Google non sia cosรฌ autorevole come la quasi totalitร di chi lavora online crede, in quanto, un motore di ricerca che non รจ in grado di individuare strategie (perpetrate per diversi mesi) apparentemente fuori dalle linee guida, che lui stesso ha stabilito, รจ un motore inefficace ed incapace. Io, la mia opinione, me la sono fatta. Quale รจ la vostra? Non vedo lโora di leggere le vostre considerazioni attraverso la sezione commenti.
UPDATE: il 12 Maggio 2014, Matteo Landi ha pubblicato sul blog di e-max una articolata risposta all’analisi pubblicata qui sopra. Invito tutti a leggere la replica per comprendere anche il punto di vista dell’interessato, come รจ giusto e sacrosanto che sia.
Autore: Diego Gualdoni di SeoLogico.it, per il Max Valle.