Ieri mi hanno posto una interessante domanda; il quesito era più o meno in questi termini: “Ho sentito dire che sarebbe meglio non ricevere link “a ondate”… mi spieghi meglio ‘sta storia?” OK, mi rimbocco le maniche e ci provo 🙂
Più contenuti = più link
L’ho detto e ridetto: i motori di ricerca vivono di link. Un link ti può “avvicinare” ad una risorsa buona (ma anche ad una cattiva), un link può farti salire per una certa parola chiave, un link può aiutarti a prendere un PageRank più alto. Google monitora con grande attenzione questa enorme matrice di link in continuo movimento, e conosce benissimo la “storia” del tuo sito.
Se, ad esempio, hai una piccola azienda con un sito istituzionale e quindi estremamente statico (le classiche 3 paginette “Chi siamo”, “Prodotti/Servizi”, “Contatti”), Google sa che potrai ricevere nel corso del tempo ben pochi link. Viceversa, se hai un blog da diversi anni, con ottimi contenuti unici, aggiornato quotidianamente, BigG sa che potenzialmente i tuoi post sono in grado di raccogliere diverse citazioni al giorno.
Riassumendo il concetto: un sito nuovo, con pochissime pagine e pochissima notorietà sarà molto meno linkabile di un blog stagionato, sempre aggiornato e ben posizionato nella sua nicchia. La formula matematica è quindi che più un sito è ricco di contenuti originali e tematizzati e più è potenzialmente in grado di prendere link (ovviamente vale anche la formula inversa: meno contenuti = meno link).
Occhio alle ondate
Ecco il motivo per cui Google sa anche che è assai improbabile che il tuo sitarello di 3 pagine riceva in una settimana 100 link, se magari ci ha messo un anno per prenderne 10. Se capitasse un fatto del genere, ipotizzo che Google vada ad indagare sulle pagine linkanti, per capire provenienza e qualità dei link, e quindi dare a questi il giusto peso ai fini del rank. Mi spiego meglio: un sito italiano che parla di SEO/SEM è assai improbabile che riceva spontaneamente link da un sito tedesco che parla di sport o da un sito francese che parla di gossip, soprattutto se tali link arrivano numerosi e da un giorno all’altro.
Gli inbound link off-topic dovrebbero infatti essere una minima parte del totale, in quanto un eccessivo numero di link non a tema può “confondere” il motore di ricerca (che ha “incasellato” il tuo sito in un ben determinato ambito), o addirittura fargli “cambiare lingua” (se il numero di link stranieri è eccessivo rispetto a quelli locali).
Conclusione
La parola magica è quindi costanza. La quantità dei contenuti del tuo sito dovrebbe crescere costantemente nel corso tempo, arricchendosi di pezzi inediti e interessanti. Se non hai molto tempo, fai comunque in modo di inserire ogni tanto qualcosa che possa essere linkato e gradito ai motori (come un glossario, una guida, un white paper). E se infine non hai nè tempo nè voglia da dedicare ai contenuti, dai almeno in pasto il tuo URL ad un lista di directory, scegliendo possibilmente solo quelle di qualità (evitando le straniere e quelle che includono link verso siti “dubbi”).