Brian Dean (Backlinko) ha analizzato 5 milioni di risultati di Google per meglio comprendere la percentuale di click organica.
Piรน nello specifico, sono stati analizzati i dati di CTR su 874.929 pagine e 5.079.491 query di ricerca. Sono stati esaminati fattori come la lunghezza del titolo, le descrizioni, il sentiment e come queste cose possano influenzare il tasso di click.
Grazie a ClickFlow, รจ stato possibile ottenere i dati di Click Through Rate da diversi account di Google Search Console. Qui sotto i 10 punti salienti emersi dalla ricerca.
Il primo posto su Google ottiene il 31,73% di tutti i click
Il fatto che la posizione 1 su Google ottenga il CTR piรน alto, รจ abbastanza scontato: altri noti studi, come quello di Advanced Web Ranking, confermano piรน o meno la stessa percentuale.
Ben pochi utenti vanno oltre la prima pagina: la seconda pagina, infatti, ottiene solo lo 0,78% dei click. Questo il CTR delle prime 10 posizioni:
come puoi vedere il primo posto ottiene 10 volte piรน click rispetto al decimo, e i primi 3 posti si mangiano 3/4 dei click.
Punta a stare nella top 3 (o almeno nella top 5)
Andiamo ora ad analizzare le posizioni un po’ piรน in basso: per esempio, possiamo notare che fra la sesta e la decima posizione la curva si appiattisce di molto, rispetto alle prime 5 posizioni che sono piรน distanziate fra loro.
In altre parole, piรน si sale above the fold e piรน click si prendono, e stare nelle ultime 3-4 posizioni della prima pagina non cambia di molto.
Salire di una posizione aumenta (mediamente) il tasso di click del 30,8%
Questa immagine mostra molto chiaramente perchรฉ รจ importante puntare alla vetta della prima pagina di Google:
Per ogni posizione guadagnata, a parte le ultime 2, la percentuale di click cresce a doppia cifra, con un picco del 53,2% passando dalla sesta alla quinta.
La maggior parte dei siti ottiene 8,1 click per query
Analizzando le query riportate nella Search Console di Google, sono emerse cose interessanti.
Per esempio, che la maggior parte delle query per cui un sito si classifica ottiene pochissime impression: ciรฒ potrebbe significare che la maggior parte delle parole chiave sono di coda lunga con un volume di ricerca molto basso, e/o che il sito non si posiziona bene con questi termini.
Infatti, la maggior parte delle query genera un numero molto basso di click: in media 8,1.
Di converso, la stragrande maggioranza delle impression e dei click tende a provenire da un numero relativamente piccolo di query.
I titoli interrogativi hanno un tasso di click sopra la media
Lo studio ha confrontato anche il CTR organico medio fra i titoli che contenevano una domanda e quelli che non la contenevano.
(Per “titoli interrogativi” si intendono quelli che includono i termini “come, perchรฉ, cosa, chi” o un punto interrogativo).
Questo genere di titoli ha totalizzato una percentuale di click superiore del 14,1% rispetto a quelli senza domande.
Title tag fra i 15 e i 40 caratteri hanno un tasso di click migliore
Qual รจ la lunghezza ideale di un titolo? Deve essere corto e conciso, o lungo e descrittivo?
Secondo lo studio, se puntiamo ad un titolo che venga cliccato, la lunghezza dovrebbe stare fra i 15 e i 40 caratteri.
I titoli all’interno di questo intervallo hanno una percentuale di click migliore dell’8,6% rispetto a quelli che si trovano al di fuori.
URL con all’interno parole chiave sono correlati ad un CTR significatamente piรน alto
Gli URL con all’interno la keyword oggetto della ricerca dell’utente, hanno mostrato un’ottima correlazione con un tasso di click piรน elevato.
D’altra parte anche Google, nelle sue linee guida, suggerisce di usare “URL con parole rilevanti rispetto al contenuto del tuo sito”.
Secondo lo studio, la pagine che mostrano nell’URL l’intera query hanno ottenuto un CTR del 45% piรน alto rispetto alle altre.
Le “Power Words” potrebbero impattare negativamente sulla percentuale di click
Con “power words” si intendono termini pensati per attrarre l’attenzione sul titolo e, in teoria, ottenere piรน click. Per esempio:
- Segreto
- Potente
- Definitivo
- Perfetto
- Migliore
- Assurdo
- Incredibile
Strano a dirsi, i titoli che includevano queste parole hanno mostrato un CRT piรน basso del 13,9%.
Secondo Brian Dean, il motivo รจ che su Google questi termini vengono percepiti come clickbait, mentre possono funzionare molto meglio su Facebook.
Un’idea potrebbe quindi essere quella di differenziare il titolo da far apparire nelle SERP dei motori di ricerca rispetto a quello che viene postato sui social.
I titoli “emotional” possono ottenere un miglior CRT organico
Titoli che includono un sentiment, positivo o negativo che sia, ottengono invece un numero di click piรน alto rispetto a titoli “neutrali”.
Nello specifico, i titoli positivi hanno un CTR piรน alto del 7,4% mentre quelli negativi del 7,2%.
Curioso il fatto che questa tipologia di titoli faccia aumentare il CTR, mentre quelli con le “power words” lo facciano diminuire: probabilmente la chiave per catturare l’occhio nelle SERP di Google รจ quella di riuscire a scrivere un titolo carico di emozioni senza perรฒ cadere nel clickbait.
Le pagine con una Meta Description hanno un tasso medio di click migliore di quelle che non la hanno
Anche se la meta description non impatta in modo diretto sulla SEO, Google raccomanda di scriverla per ogni singola pagina del sito web.
Le linee guida del motore dicono infatti: “Assicurati che ogni pagina del tuo sito abbia una meta description. Le descrizioni di alta qualitร possono essere mostrate da Google nei risultati delle ricerche, e di conseguenza migliorare la qualitร e la quantitร di traffico verso il tuo sito”.
Lo studio di Backlinko ha confrontato il CTR organico fra le pagine con e senza una meta description, scoprendo che quelle che l’avevano hanno ottenuto un CTR migliore del 5,8% rispetto a quelle senza.
Ricorda che non sempre Google mostra la meta description che hai inserito, ma se non la trova potrebbe crearla utilizzando parti del testo presenti all’interno della pagina… e magari non รจ quello che vorresti fosse mostrato, e ottiene di conseguenza pochi click.