Il Podcast è un file audio, distribuito tramite internet a intervalli di tempo il più possibile regolari (puntate), che può essere ascoltato quando lo si desidera, da smartphone oppure da Pc o da qualunque dispositivo, collegato ad internet che possegga questa funzionalità, come ad esempio i recenti home smart assistant Amazon Echo con tecnologia Alexa o i Google Home.
Il termine Podcast è l’unione di due parole, la prima parte “Pod” che è l’acronimo di Personal On Demand e si riferisce anche al primo dispositivo musicale digitale portatile della Apple conosciuto con il nome iPod e la parola cast invece deriva dal termine inglese Broadcast, letteralmente “trasmettere”.
I Podcast sono quindi trasmissioni audio, udibili su richiesta e trasmessi tramite internet.
Quando fu lanciato il primo Podcast, nel lontano 2005, l’intenzione era di rendere disponibili le trasmissioni radiofoniche, anche on-demand. Ben presto ci si è accorti che chiunque poteva registrare un file audio in formato mp3 e renderlo disponibile anche per altri, attraverso la piattaforma di iTunes.
Oggi i podcast si ascoltano su diversi dispositivi, scaricandoli, oppure in streaming e possono essere disponibili contemporaneamente su diverse piattaforme di diffusione.
Perché è importante produrre Podcast?
Chi gestisce un’attività oppure vuole affermare un brand, esamina tutti i modi possibili per comunicare con il proprio pubblico. Nell’epoca digitale i modi per raggiungere le persone e attirare la loro attenzione, si stanno moltiplicando.
I podcast per le aziende sono un punto di informazione ideale per connettersi con il proprio pubblico. Negli Stati Uniti è stata condotta una ricerca (The infinite Dial 2019) che evidenzia come questo strumento sia in continuo aumento, al punto da essere considerato dal 15% della popolazione come il miglior modo per informarsi su argomenti specifici in diversi settori.
Vediamo quali sono i motivi per cui funzionano così bene:
- I podcast riescono a catturare e mantenere l’attenzione del pubblico
- Chi lo ascolta vive un’esperienza dedicata
- Sono molto utili per espandere la rete
- Attraverso il podcast l’azienda si posiziona come leader
I podcast riescono a catturare e mantenere l’attenzione del pubblico
Il podcast riesce a coinvolgere l’ascoltatore per un tempo lungo, la stessa cosa non è possibile con un articolo. Il 42% degli ascoltatori arriva fino in fondo, il motivo riguarda la semplicità dell’ascolto rispetto alla lettura, le persone vivono il contenuto di un file audio come si vive una conversazione, in più il racconto è piacevole poiché è in forma di narrazione.
Il pubblico impara in breve tempo a riconoscere l’autore poiché personalizza il suono della voce ed anche perché il narratore inserisce, quando possibile, degli elementi unici che lo contraddistinguono.
Chi ascolta un Podcast vive un’esperienza dedicata
Chi ascolta una voce ha modo di comprendere più in profondità l’argomento trattato, il motivo è da ricercare nel tono di voce, che aggiunge un elemento emotivo del tutto soggettivo. Ciò non può succedere con la scrittura, poiché non passa il sarcasmo, l’umorismo, il momento di riflessione ecc…
Sono molto utili per fare network ed espandere i propri clienti
Il podcast per certi versi è come uno show e, in quanto tale, può essere frequentato da ospiti. Invitare esperti di settore, per esporre il loro punto di vista sull’argomento della puntata, è un modo semplice per aumentare la profondità del contenuto e anche per raggiungere nuove connessioni.
Attraverso il podcast, l’azienda fa brand positioning
Quando si riesce ad ottenere l’attenzione di un buon numero di ascoltatori e connessioni di rete, si diventa un esperto di settore. La comunicazione che s’instaura diventa bidirezionale poiché gli utenti amano porre domande agli esperti.
Come usare i Podcast nel Marketing
Il podcast è un contenuto divulgativo molto utile per le attività di branding e di coltivazione del rapporto con il pubblico. Il livello di fidelizzazione del cliente, che si raggiunge con il podcast, è senza dubbio un elemento che gioca a suo favore.
Da una ricerca Nielsen del 2021, sappiamo che gli ascoltatori di podcast in Italia sono cresciuti del 217% tra il 2015 e il 2017, erano circa 2,7 milioni. I contenuti sono pubblicati per lo più da professionisti appartenenti a diversi settori, che intendono in questo modo farsi trovare facilmente dal proprio target di pubblico.
Per attuare la propria strategia di podcast marketing, bisogna tenere in considerazione diversi elementi:
- L’ascoltatore medio è nella fascia di età tra i 24 e i 54 anni;
- Chi fruisce dei podcast vuole approfondire temi specifici (nicchie);
- Il livello di approfondimento dell’argomento è molto elevato;
- Non tutti gli argomenti sono facili da divulgare con i podcast, occorre fare una selezione per decidere quali siano quelli adeguati a un ascolto breve.
Come si può inserire il podcast nella propria strategia marketing?
- Il primo modo è legato al blog aziendale, gli articoli pubblicati possono incorporare approfondimenti audio scaricabili gratuitamente, dopo aver compilato un form;
- Il podcast può essere caricato sulle principali piattaforme, come Spreaker, Spotify, iTunes e Soundcloud, dopodiché si condivide l’embed su Facebook, Instagram ed altri social se utilizzati. Lo scopo è di generare coinvolgimento e visibilità nella community.
Con quali strumenti possiamo produrre Podcast?
Vediamo per gradi quali sono gli strumenti necessari per registrare i podcast. Il primo strumento è un software che serve per registrare in formato mp3, la voce dello speaker e degli eventuali ospiti.
Disponibile per Mac e Windows, Audacity è il più utilizzato anche dagli esperti, vista la buona qualità di registrazione e di editing. Dopo averlo scaricato basta solo premere REC per iniziare la registrazione. Il vantaggio di usare Audacity consiste anche nella comunità di utenti che lo usano e che sono in grado di fornire consigli utili, nel caso ce ne fosse bisogno.
Adobe Audition è un software per utenti “pro” che è disponibile solo a pagamento. L’utilizzo non è semplice come il precedente, ma ha numerose possibilità che lo rendono preferibile per grandi volumi di registrazioni audio.
Per registrare un’intervista c’è bisogno di Skype e uno dei due software sopra menzionati. Si può usare un programma a pagamento molto utile che costa 39,95 $, si chiama Call Recorder che fa questo lavoro automaticamente in accoppiata con Skype, l’unica pecca è che vale solo per Mac.
Per Windows, lo stesso programma di registrazione delle call tramite Skype, si chiama Pamela e permette di usufruire di una prova gratuita di trenta giorni.
L’altro strumento indispensabile è il microfono. L’audio deve essere di ottima qualità, per questo motivo è consigliabile utilizzare un microfono esterno al computer. Più che una marca di microfono è utile focalizzare l’attenzione sul tipo di strumento che fornisce le migliori performance. Il microfono a condensatore è molto sensibile ed è quello più indicato in questi casi. Proprio a causa della sua sensibilità, è necessario registrare in una sala schermata dai rumori di fondo.
Le cuffiette adatte a questo scopo, in realtà non sono particolari per cui vanno bene quelle che si usano per il cellulare.
Su quali canali bisogna diffondere i Podcast?
Le piattaforme più conosciute sono quelle già citate alle quali si può aggiungere Buzzsprout e Archive.org. Il loro utilizzo è davvero semplice, basta iscriversi gratuitamente, ci sono delle limitazioni di spazio server e di personalizzazione che è possibile rimuovere nella versione a pagamento.
Solitamente è meglio partire da Spreaker poiché da qui il feed si diffonde sulle altre piattaforme. Dopo la registrazione basta cliccare su “Crea” e “Carica” per uploadare il file audio dal computer.
Ogni file audio caricato, deve avere un titolo e una descrizione, si consiglia anche di creare una copertina in tema con l’argomento trattato in ciascun episodio. Spreaker alla fine della pubblicazione genera un codice embed che si può utilizzare per aggiungerlo al proprio blog o su Facebook.
I file caricati sulle piattaforme sono sottoposti ad approvazione, per fare un esempio pratico, su iTunes ci vogliono circa 48 ore.
Infine, da poco tempo, anche Spotify permette di generare podcast, ci vorrà ancora un po’ di tempo per usare questa potente piattaforma a pieno regime.