Sono in perenne ricerca di informazioni da apprendere, mi stimola qualunque argomento che non conosco, mi butto nei progetti più complessi con il solo obiettivo di risolverli, percepisco stimoli sensoriali come odori e suoni che altre persone intorno a me sostengono di non percepire.
Una volta studiato un argomento, non sentendomi sazio, ne comincio subito un’altro e così continuo, da oltre 26 anni.
Adoro lavorare in multitasking. Il mio browser ha in media oltre 20 schede contemporanee, decine di applicazioni ed eseguo contemporaneamente più cose.
Per me è normale, ma i colleghi, gli amici ed i familiari, dicono che non lo sia.
I miei colleghi ed i miei amici, si stupiscono di come io possa “comprendere” le persone che ho dinnanzi e come entri in totale empatia con loro, dopo pochi minuti, o come io possa comprendere subito se una persona sia poco affidabile o poco seria.
Da anni cerco di capire se tutto questo abbia una definizione, poi ho cominciato ad unire i puntini, così come indicato da Steve Jobs nel famoso discorso alla Stanford University.
Le definizioni in realtà sono ben due.
Ipersensibilità (PAS) e Multipotenzialità.
ed ho scoperto che ci sono molte persone con le stesse potenzialità e diversi siti e gruppi Facebook che ne parlano.
Cosa è l’ipersensibilità (PAS)?
Una persona su cinque può essere un ipersensibile.
PAS è l’acronimo di Persona Altamente Sensibile, appunto un ipersensibile.
In cosa consiste l’ipersensibilità?
L’ipersensibilità non significa essere dei soggetti deboli, perchè sensibili, oppure introversi, ma sono persone che hanno un’iperattivazione neurologica (in gergo tecnico un over-arousal) dovuta ad una sovrastimolazione dei sensi e di ciò che percepiscono a livello ambientale.
Il cervello degli ipersensibili è in grado di processare tutti gli stimoli che gli giungono in contemporanea, sfruttando diversi livelli di processo.
Gli ipersensibili hanno sviluppato un processo di valutazione delle informazioni più profondo delle persone normosensibili.
Di contro il cervello degli ipersensibili è sempre in perenne carico di lavoro ed ha un consumo di energia alto e va velocemente in surriscaldamento da iperattivazione.
L’alta sensibilità è una predisposizione biologica che permette di identificare alcune sensazioni con maggiore facilità rispetto ad una persona normosensibile.
Quindi l’idea che le persone altamente sensibili percepiscano lo stato d’animo degli altri è vera e questo li porta ad essere persone che sono di grande aiuto per i loro amici e familiari.
Esse hanno una grande capacità empatica e tendono ad allontanarsi da persone negative, molto velocemente, ma non prima di provar a migliorarle.
Sono dei grandi osservatori e notano ogni minimo particolare, anche quelli che a molti sfuggono. Notano i cambiamenti in modo microscopico.
Puoi effettuare questo test per scoprire se sei una persona ipersensibile e qui di seguito ti indico il gruppo Facebook Persone Altamente Sensibili Italia.
Cosa è la multipotenzialità?
Era un piovoso sabato milanese, in ufficio con la mia miglior musica in sottofondo, quando mi sono imbatto in questo libro.
Lo compro immediatamente su Amazon e tutto diventa di colpo più chiaro.
Leggendo il libro scopro cosa sia la MULTIPOTENZIALITA’
Multipotenzialità
da Wikipedia
(dall’inglese multipotentiality)
identifica la qualità e la capacità delle persone che hanno più interessi e attività, una forte curiosità intellettuale, sono creativi ed eccellono in più settori.
Questo tipo di persone si definiscono multipotenziali.
Caspita! la definizione che cercavo.
Ora il dubbio era, come faccio a sapere se sono un multipotenziale?
Mi sono rivolto ad uno specialista che mi ha confermato questa mia dote.
Ho letto decine di siti sulla multipotenzialità ed ho guardato molti video su YouTube.
In linea trovi diversi test per capire se sei un mutipotenziali.
Il mio risultato al test di Emile Wapnick è stato questo:
Se vuoi provarci anche tu, questo è il link https://puttylike.com/.
Insomma, sono un multipotenziale simultaneo. Paragonato ad un polipo che è in grado di svolgere più azioni contemporaneamente e di seguire in modo parallelo diversi progetti.
Una volta compreso di esserlo, ho cercato risorse ed altri libri da studiare.
Scopro, sempre googolando che un collega, che seguo spesso, Raffaele Gaito è anch’esso un multipotenziale e ne ha parla sul suo blog, come anche che esistono centinaia di persone in Italia che lo sono ed anche queste si sono unite in gruppi Facebook o siti web.
I “superpoteri” dei multipotenziali
Queste sono in sintesi le principali caratteristiche di una persona multipotenziale:
- Capacità di sintetizzare le idee.
«Siamo dei sintetizzatori eccellenti. Il nostro vantaggio è riuscire a combinare due o più concetti, creando qualcosa di completamente nuovo», spiega Wapnick. - Apprendimento veloce.
Sono 3 le ragioni, secondo l’autrice, per cui i multipotenziali riescono ad apprendere più velocemente: si trovano a loro agio nel ruolo di “principiante”; sono appassionati, a volte ossessionati, dalle materie che scelgono; anche se si aprono a un nuovo interesse, non partono mai da zero, perché molte competenze sono multidisciplinari. - Adattabilità.
Avendo a disposizione una vasta gamma di competenze, possono facilmente adattarsi in diversi ruoli e in diverse realtà, in base a chi hanno di fronte (aziende, clienti, collaboratori). - Big-Picture.
I multipotenziali sono più bravi a vedere il “quadro generale”, a capire come “le idee individuali si connettano con il mondo più vasto”, spiega Wapnick. - Networking.
I multipotenziali sono dei networker “naturali” e riescono a mettere in contatto persone dai campi più disparati, per creare nuove sinergie. “La nostra esperienza variegata”, spiega l’autrice, “ci dà la possibilità di relazionarci con persone che abbiamo incontrato durante i diversi percorsi affrontati. La nostra intensa curiosità ci rende inoltre degli ottimi ascoltatori”.
i multipotenziali sono curiosi e creativi. Vista la loro conoscenza multidisciplinare, sono spesso in grado, di trovare soluzioni ove queste, apparentemente, non ci sono.
Emile Wapnick, definisce i multipotenziali:
Emile Wapnick
Quindi persone che hanno diverse passioni, abilità ed attività creative.
Tra i principali multipotenziali famosi conosciuti ricordo:
- Leonardo Da Vinci
- Thomas Jefferson
- Benjamin Franklin
- René Descartes
- Isaac Newton
- Aristotele
- Archimede
Lavorare con un multipotenziale
Lavorare con un multipotenziale ha diversi vantaggi.
Si ha a disposizione una persona con un bagaglio di preparazione multidisciplinare che è utile in campo consulenziale.
E’ come avere a disposizione più figure professionali in una sola.
Il multipotenziale ha una visione globale dei problemi che gli vengono sottoposti ed è strutturalmente impostato per trovare soluzioni anche quando queste non siano apparentemente visibili.
Solitamente, il multipotenziale si immedesima nel problema che il cliente sottopone, riuscendone spesso ad analizzarne aspetti nascosti ed amplificando i punti di forza.
Ci sono anche aspetti negativi nel lavorare con un multipotenziale.
Il multipotenziale si annoia facilmente quando non ha più stimoli e questo avviene, nel mio caso, quando:
- il cliente, tende a non seguire i consigli forniti nelle consulenze, facendo cambiare di fatto il piano operativo
- il cliente è discontinuo
- il cliente non mantiene gli impegni presi
Quindi il consulente multipotenziale non è per tutti.
Vuoi avere a disposizione un consulente con una iperattivazione neurologica ed i superpoteri della multipotenzialità per risolvere i tuoi problemi di crescita aziendale?
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