Non so chi possa decidere quanto valga precisamente un’azienda prima della sua quotazione in Borsa, ma Business Insider ha comunque provato ad elencare l’andamento delle valutazioni di Facebook nel corso dagli anni, tirando fuori questa simpatica chart:
L’IPO di Facebook si vocifera che arriverร il prossimo anno, quindi nel 2012. Probabilmente, visto che Goldman Sachs (+DST) ha iniettato nel social ulteriori 500 milioni qualche giorno fa, sarร la banca che si occuperร del collocamento sul mercato dell’azienda (qualcuno dice anche che “Goldman Sachs aiuterร Facebook a raccogliere ulteriori 1,5 miliardi di dollari”).
Francamente non so se gioire o meno della cosa: purtroppo ricordo come fosse ieri quando Tiscali valeva piรน di FIAT, o Yahoo! piรน di Boeing. O quando Opengate, azienda che distava pochi chilometri da casa mia e prima societร quotata al Nuovo Mercato, fallรฌ clamorosamente (mentre solo qualche mese prima veniva pubblicato il libro “Opengate, storia di un successo”.
E’ vero, la bolla della new economy รจ esplosa piรน di 10 anni fa, i tempi son cambiati, e ai cialtroni non รจ piรน “concesso” di avvicinarsi alla Borsa (o almeno cosรฌ dovrebbe essere, dopo le scoppole che hanno gettato sul lastrico migliaia di piccoli risparmiatori).
Ed รจ anche vero che Facebook รจ una azienda con oltre 500 milioni (strana analogia sulle cifre, vero? ๐ ) di utenti registrati e profilati, e macina revenue molto interessanti (si parla di 2 miliardi di dollari lo scorso anno). A prima vista si direbbe sia una societร solida, come solidi erano molti dei “papabili” alle IPO del 2010ย (per la cronaca, nessuna di queste IPO ha visto la luce negli scorsi 12 mesi).
Giร da quest’anno, perรฒ, qualcosa dovrebbe cambiare: solo negli Stati Uniti, si parla di quotazioni per un ammontare di circa 14 miliardi di dollari.
E il prossimo anno dovrebbe toccare finalmente a Facebook, anche se c’รจ giร chi afferma, sia oltreoceano che qui da noi, che NON comprerร mai le azioni del popolare social. Sarร solo perchรฉ il 2012 porta jella?
Autore: Davide Pozzi per Max Valle