Chi usa molto Twitter non ha problemi di banner blindness, e sembra anzi più propenso ad interagire con gli annunci pubblicitari: questo, in estrema sintesi, il dato che emerge da una ricerca di 140 Proof, riassunta da eMarketer in questa immagine:
Lo studio ha rilevato che, a differenza dei classici banner display che vengono ormai quasi completamente ignorati, gli utenti che utilizzano parecchio Twitter hanno un tasso di engagement con i suoi annunci pubblicitari molto superiore a chi lo usa poco. In pratica, fra gli utenti che accedono a Twitter più di 100 volte al mese tramite client come Echofon, UberSocial e TweetCaster, e vedono una media di più di 1.000 Promoted Tweets, il 20,4% di questi ha interagito – ovvero cliccato, condiviso o retweettato – almeno con un annuncio pubblicitario. L’immagine qui sopra mostra chiaramente la progressione della “risposta” al banner.
Chi si logga poco interagisce poco, chi si logga tanto interagisce tanto: si passa dall’1,57% di chi si logga in Twitter fra 1 e 9 volte al mese, fino ad arrivare appunto al 20,4% di chi supera i 100 login/mese. Lo studio contraddice quindi il principio secondo cui il tipico power user di Internet è poco cliccoso, e sembra dare una speranza al futuro – soprattutto economico – di Twitter.