personal branding

La nascita del Personal Branding, secondo alcuni, risale ad un articolo di Tom Peters di una dozzina d’anni fa, The Brand Called You. In realtร  credo che l’“Era dell’Individuo” sia iniziata parecchi anni prima, anzi probabilmente fa parte da sempre della storia nell’uomo, e nel corso dei secoli ha preso la forma di varie correnti filofiche (come l’Individualismo o il Personalismo), giusto per citarne due diametralmente opposte).

Ma lasciamo stare storia e filosofia, e parliamo invece di quello che intendo io per Personal Branding (e che vado predicando da anni a chi mi interpella sull’argomento).

“tu@tu , non tu@azienda”

Questo รจ da sempre uno dei miei motti preferiti ๐Ÿ™‚ Quando dico “devi essere tu@tu, e non tu@azienda” non intendo dire che devi fregartene dell’azienda per la quale lavori, anzi. Per quell’azienda devi dare il 110%, e quell’azienda trarrร  sicuramente beneficio dal fatto di avere al suo interno qualcuno con un forte brand personale (esattamente come succede per certi fuoriclasse che portano alla vittoria di campionato le squadre nelle quali militano, o certi piloti che grazie alla loro presenza concorrono ad aumentare le vendite delle auto o moto con le quali competono).

Attenzione perรฒ, ciรฒ non significa mettersi in mostra a tutti i costi, sgomitare per trovarsi in prima fila, calpestare gli altri per raggiungere il successo. Questo non ha nulla a che vedere col Personal Branding. E il Personal Branding, dal mio punto di vista, non รจ neppure l’arte di vendere se stessi con modalitร  simili a quanto avviene con altri prodotti commerciali (come riportato in Wikipedia).

E’ forse dato dall’accoppiata Listen + Partecipate (come espongono Tim Brunelle e Greg Swan in The Brand of You in a Digital Age)? Si, in parte. Nella costruzione del proprio Brand ci deve essere molto ascolto (che significa anche “umiltร ”, disponibilitร ) e molta partecipazione (ai social, ai blog, ai forum, agli eventi offline), ma non solo.

E’ forse dato dall’essere diversi (come dice David Cohen)? Si, in parte. La tua differenza dagli altri costituisce giร  il tuo Brand. Raccontare la tua storia, chi sei davvero, รจ sicuramente piรน importante che parlare dei prodotti/servizi che offri. Ma non รจ solo questo. E il Personal Brand NON รจ nemmeno (come giustamente esposto in queste slide) quello che tu racconti di te. Non รจ la tua presenza nei social media. Non รจ qualcosa che puoi chiedere. Non รจ qualcosa di cui hai diritto. Non รจ un regalo che qualcuno ti fa. E non รจ qualcosa che dura in eterno.

Cos’รจ dunque il Personal Branding?

A mio parere, รจ qualcosa che costruisci giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, con grande fatica. Lo costruisci offrendo agli altri qualcosa che nessuno รจ in grado di offrire, qualcosa di unico, di originale, di caratteristico.

Per farlo devi dare molto, gratuitamente, probabilmente per alcuni anni. Devi condividere tutto ciรฒ che sai, anche le cose piรน preziose. Devi aiutare tante persone, donando loro consigli e parecchio del tuo tempo. Non credo infatti che un Brand (personale o non personale), possa crearsi dal nulla in pochi giorni/settimane. Le persone hanno bisogno di parecchio tempo per fidarsi di te, per inquadrarti, per capire quanto vali, per decidere di seguirti.

La concorrenza รจ spietata, i finti guru troppi, ed emergere dalla folla dei cloni non รจ affatto facile. Spesso mi chiedono come mai sul TagliaBlog c’รจ cosรฌ tanta gente che commenta, o come fa un blog su argomenti cosรฌ verticali ad avere piรน di 2.600 iscritti al feed (numero che, tra l’altro, continua a crescere). E anche io ogni tanto mi chiedo come sia possibile che il numero dei lettori, nonchรจ le email/richieste/proposte che ricevo tramite il form dei contatti, continuino ad aumentare nel corso del tempo (alla facciazza dalla crisi economica, aggiungerei ๐Ÿ™‚ ).

In effetti, analizzando la cosa da un punto da vista puramente “numerico”, non ho prodotto in questi ultimi 2-3 anni una enormitร  di contenuti (alla fine si parla di “soli” 5 articoletti alla settimana). Non propongo e non voto i miei post in OkNOtizie, Diggita o altri servizi di news rating. Non commento a destra e manca, sistematicamente, nei blog delle blogstar. Non vado ai BarCamp. Non ho nemmeno amici, parenti o conoscenti importanti ๐Ÿ™‚ Eppure, probabilmente, ho prodotto valore.

Ho offerto, gratuitamente, il contenuto che un certo tipo di lettori cercava. Ho regalato consigli. Ho colmato un vuoto che esisteva in una particolare nicchia. Non ho creato il solito blog, non ho scritto sui soliti argomenti. Ho lavorato per produrre qualcosa di diverso dall’ordinario, e alla fine ciรฒ che ho prodotto non รจ passato inosservato.

Insomma, ho imboccato la strada per trasformarmi, pian pianino, in una piccola Mucca Viola ๐Ÿ™‚

Max Valle

Da oltre 30 anni, offro consulenza e servizi digitali ad aziende e professionisti che desiderano far crescere il proprio business. Attraverso l’acquisizione di nuovi clienti in modo etico ed efficace, e l’utilizzo delle piรน recenti tecnologie web, aiuto i miei clienti a raggiungere i loro obiettivi nel pieno rispetto delle normative vigenti.

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