Dopo il sorpasso ai danni della TV (avvenuto lo scorso anno), pare che il 2010 ci riserverà un secondo, incredibile scavalcamento: per la prima volta nella storia, l’investimento in pubblicità online supererà quello su carta – perlomeno negli USA – entro quest’anno. Questo è quanto emerge da uno studio di Outsell Inc., che ha raccolto le intenzioni di spesa espresse da 1.008 inserzionisti statunitensi (operanti sia in ambito consumer che B2B) a Dicembre 2009. In estrema sintesi, il dato emerso è il seguente: su 368 miliardi di dollari pianificati in pubblicità nel 2010, il 32.5% verrà destinato al “digitale”, e solo il 30.3% alla carta. Ma non sono tutte rose e fiori.
Italia vs USA
Il confronto è impietoso. Lo scorso anno l’investimento pubblicitario su Internet nel Bel Paese è stato di circa 580 milioni di euro.
Nel 2010, si stima che negli USA verranno investiti nell’online e nelle digital strategies qualcosa come 119,6 miliardi di dollari. Che sono 87 miliardi di euro. Che significa un rapporto di 1:150 : spero di aver sbagliato a fare i conti, o magari nelle digital strategies ci sono cose che davvero mi sfuggono 🙁
Le “strategie digitali”
Già, proprio quelle. Siamo qui a gioire per un risultato che da un lato non riguarda il nostro mercato, e dall’altro andrebbe analizzato più in dettaglio. Perché quando leggo online and digital strategies mi viene in mente che magari la gran parte di quei soldi non li vedranno gli editori. E’ vero, verranno investiti “su Internet”, ma magari verranno maneggiati da Google (in Italia, più della metà della cifra è sotto la voce “search”), oppure finiranno nelle tasche dei social (visto che il 51% dei B2B marketers interpellati da Outsell considera Facebook “abbastanza se non estremamente efficace”, seguito da LinkedIn (45%), Twitter (35%) e addirittura MySpace (25%)).
Credo che gli editori, i “produttori di contenuti”, dovrebbero iniziare seriamente a preoccuparsi se gli investimenti online scivolassero un po’ troppo verso altri attori, e mi sa che il prossimo 8 Aprile sarà il caso di andare a Milano – ad ascoltare gli interventi e a porre qualche domanda giusta – allo IAB Seminar, evento che per l’edizione 2010 ha scelto proprio questo spinoso tema: “Social Media e Editoria Online: relazione virtuosa o pericolosa?”
A proposito: il seminario si svolgerà nella sede milanese de Il Sole 24 ORE, gruppo editoriale che (secondo Wall Street Italia) ha chiuso il 2009 con 52,6 milioni di euro di perdita netta, un -300% in Borsa, un -18,6% di diffusione del quotidiano ed ha annunciato qualche giorno fa lo stato di crisi e 2 anni di cassa integrazione.
E ovviamente è calata la raccolta pubblicitaria, sia cartacea che online…