Se operi come consulente nel settore SEO o web marketing, avrai forse notato che, nonostante la tanto declamata “crisi”, le richieste di pareri di vario tipo sono aumentate negli ultimi tempi, anziché diminuire – come, a rigor di logica, un periodo di recessione prevederebbe. Ma attenzione: a livello di statistica personale, più che le richieste di “consulenza pagata”, ho notato un grande aumento delle richieste di pareri, consigli, opinioni, tutte rigorosamente for free. In altre parole: se le richieste di consulenza a pagamento sono aumentate forse del 10% negli ultimi 12-24 mesi, quelle gratuite sono almeno raddoppiate, probabilmente triplicate. Arrivano da tutti i fronti: email, modulo contatti del sito e del blog, Skype e social network (Facebook su tutti, ma anche LinkedIn e persino Twitter). Sono persone con le quali non ho mai avuto nulla a che fare, che senza troppi preliminari partono con una domanda (spesso semplice), e appena ricevono la prima risposta – sottolineo che personalmente tendo a rispondere a tutti, a parte gli spammer – replicano con una nuova lista di richieste infinita, che per essere evasa richiederebbe giorni se non settimane di lavoro. E con la stessa velocità con cui sono comparsi, appena parli di “budget” o di “preventivo” si dileguano, andando a tampinare altri consulenti (lo so perché in alcuni casi me lo dicono 🙂 ) o ad esporre la loro sfilza di domande in forum e gruppi del settore. Poi mettono assieme le risposte ottenute a destra e a manca, fanno un mix and match, e applicano questo puzzle di soluzioni al loro problema. Molto raramente lo risolvono del tutto, più spesso mettono una pezza peggiore del buco, dipende dalla complessità e dalla gravità del caso. Ma la questione che vorrei sollevare con questo post non è se e come questi scrocconi 2.0 riescano a risolvere o meno i loro problemi. Vorrei invece dare una indicazione pratica, un modus operandi ai tanti freelance, magari più giovani, che operano sul web – siano essi SEO, web designer, web marketer, copywriter, social media “qualcosa” – e che spesso vedo svendere, se non regalare, le loro competenze.
La Sottile Linea che Divide la Consulenza dal Parere
Se non metti in mostra in qualche modo le tue qualità , capacità , esperienze e competenze, è assai difficile che troverai clienti. Il lavoro non viene certo a bussare alla tua porta. Quindi è chiaro che non puoi permetterti di nasconderti in una grotta, ma devi esporti e dare al tuo pubblico potenziale qualcosa di grande valore – all’inizio gratuitamente – se punti a ricevere in cambio la fiducia (prima) e qualche contratto (poi). C’è una nota tecnica di marketing, chiamata Results In Advance, che permette di ottenere proprio questo: oltre ad aumentare la fiducia nei tuoi confronti, accresce nel (futuro) cliente il desiderio di rimanere in contatto con te per avere sempre nuove informazioni, prodotti e servizi. La trovi esposta molto bene nel video qui sotto (non preoccuparti, la tecnica è spiegata in italiano).