L’RSS รจ una invenzione straordinaria. Offre tutto ciรฒ che serve per un moderno consumo delle notizie: scelta illimitata, accesso gratuito, setup facile, aggiornamenti in tempo reale. Le prime interazioni con gli RSS furono piuttosto crude: i “reader” (i client software per leggere i feed RSS) erano spartani, anche se estremamente efficaci. Ora stiamo entrando in una nuova fase: gli “RSS arranger” (anche detti “RSS organizer”) come Flipboard o Zite trasformano i grezzi feed in una esperienza di lettura piรน ricca, piรน vicina a quella che si ha sfogliando un giornale o una rivista.
E non importa quanto perfettibili siano questi nuovi reader; stanno comunque preparando il terreno per l’industra editoriale del futuro.
Essi affrontano con successo 2 dei fattori chiave del consumo dei media dei nostri tempi:
โข il tempo – si tende ad utilizzare un servizio aiuta ad essere piรน produttivi
โข l’interfaccia – design eleganti e fluidi hanno un’appetibilitร sempre crescente Ma il tema solleva anche 2 importanti domande che richiedono una risposta:
โข qual’รจ il modello di business per chi sviluppa queste applicazioni?
โข come impatta questo nuovo modo di leggere le notizie sui modelli di business esistenti?
La pubblicitร รจ la risposta piรน probabile alla prima domanda: in teoria, un gran numero di lettori dovrebbe produrre ottime revenue. Si potrebbero anche vendere licenze a livello B2B. O alcune grosse aziende potrebbero commissionare versioni customizzate dell’applicazione per diffondere informazioni interne, cataloghi, manuali. La seconda risposta รจ invece piรน complessa; prendiamo l’esempio di Zite.
Questo รจ un articolo di Business Week letto all’interno di Zite:
Non sono presenti annunci pubblicitari, quindi Business Week non ne ricaverร nulla. Questo รจ invece l’articolo originale pubblicato sul sito di Business Week:
Qui, ovviamente, sono presenti i banner. Banner che sono anche parecchio costosi: Bloomberg Business Week vende, a listino, ad un CPM superiore ai 100 dollari. Anche applicando uno sconto del 50%, si parla comunque di cifre importanti: in Europa il CPM netto su siti business รจ fra i 20 e i 30 dollari. Bloomberg Business Week vanta un pubblico di 12,9 milioni di utenti unici, di cui 638.000 di milionari (ecco il perchรฉ delle tariffe pubblicitarie cosรฌ alte…), e per il Wall Street Journal si parla addirittura di 1,38 milioni di lettori milionari. Ma anche nel caso del WSJ, puoi vedere cosa succede ad un articolo letto dentro Zite:
Ed ecco l’articolo sul sito:
Il punto รจ questo: inserendo un contenuto da una fonte esterna all’interno della sua interfaccia, Zite toglie all’editore tutte le possibilitร di monetizzare. Potrebbe non esser un problema per i contenuti provenienti da Facebook o Twitter, ma lo รจ per chi di professione fa l’editore. Il responsabile di questa assurditร economica รจ l’RSS. I media sono estremamente generosi nel diffondere i loro feed RSS.
Il New York Times offre 167 diversi feed di varia natura. Con quelli puoi ricostruire l’intero giornale. Ma facendolo togli al NYTimes tutta la possibilitร di monetizzare e quindi di pagare i suoi dipendenti. E se aggiungiamo i feed forniti da giornali e riviste come The Guardian, The Financial Times, The Economist (50 feed!), The New York Review of Books e alcuni blog di alto livello come Slate, Politico e TechCrunch, finirai per ottenere il miglior quotidiano digitale possibile e immaginabile.
Nella generositร dei media nel diffondere i loro feed ci vedo quasi un parallelismo con la corda di Lenin: “i capitalisti ci venderanno la corda con la quale noi li impiccheremo”… A rischio di ripetermi, dal punto di vista dell’utente questa abbondanza di contenuti รจ davvero fantastica. E non credo che comporterร una nostalgia dei tempi andati. Ma la preoccupazione รจ per l’attivitร giornalistica, per la sua sostenibilitร , per la capacitร di continuare a raccogliere e produrre contenuti originali. P.S.: pochi giorni fa, The Washington Post, AP, Gannett, Getty Images, Time, Dow Jones e altri editori hanno intimato a Zite di rimuovere i loro contenuti dall’applicazione.
Liberamente tratto da RSS Leninโs Rope, di Frรฉdรฉric Filloux.