come vedere le statistiche

E’ possibile conoscere le statistiche di traffico di un sito, senza avere accesso al suo pannello di analytics?

O detto più semplicemente: posso sapere quanti utenti unici e quante pagine visualizzate fa un sito web, magari di un mio concorrente, scrivendo solo il link dentro qualche tool online, possibilmente gratuito?

La risposta a queste domande è “sì e no”. Anzi, più no che sì.

Cta Digital Marketing

All’inizio c’era il “Contatore”

Iniziamo ad inquadrare un po’ meglio il discorso facendo la storia di questi strumenti di misurazione del traffico.

Nello scorso millennio, quando Internet muoveva i primi passi e siti web erano una manciata, ricordo molto bene la “moda” di mettere un contatore sulla home page, che mostrava il numero progressivo dei visitatori del sito. Un roba tipo questa insomma,

Esempio di un contatore

che da un lato dava il benvenuto all’utente, e dall’altro nutriva l’ego del webmaster .

Per chi voleva farsi “i fatti degli altri”, il vantaggio di questi contatori è che erano pubblici. Pertanto bastava recarsi tutti i giorni (o tutte le settimane, o tutti i mesi) sul sito in questione, segnarsi il numerino, e vedere quanto traffico riceveva.

In pochi anni i contatori sparirono un po’ da tutti i “siti seri”, sostituiti però molto spesso da iconcine che identificavano l’uso di un qualche servizio di statistiche: di certo ricorderai l’onnipresente icona di ShinyStat, ancora oggi piuttosto diffusa in Italia.

Alcuni di questi servizi, nella versione gratuita, avevano la caratteristica di mostrare le statistiche del sito senza la protezione di login e password. Ricordo infatti molto bene che nel 2008 scoprii in questo modo le statistiche di ProBlogger:

ProBlogger.net - Visits and Page Views by Month

mi bastò cliccare sulla minuscola iconcina di Sitemeter posta in fondo alla home page per avere accesso a visite e pageview del sito, divise per mese.

Rimaniamo a 7 anni fa con 2 strumenti di Google che andavano per la maggiore, che fornivano stime discretamente precise, e che – purtroppo – oggi non esistono più.

Google Trends for Websites

Nato a Giugno del 2008 sotto il cappello di Google Trends, è morto a Settembre del 2012. Ecco un esempio di come Trends for Websites vedeva il sito espn.com:

tagliaerbe.com visto da SEMrush

in pratica, mostrava una stima degli utenti unici giornalieri, le aree del mondo da cui proveniva il traffico, i siti visitati dallo stesso pubblico, e le prime 10 ricerche effettuate da parte dei frequentatori del sito in questione.

Google Ad Planner

Nato e morto assieme a Google Trends for Websites, Ad Planner era pensato per chi pianifica campagne pubblicitarie, ma era anche un ottimo strumento – probabilmente il migliore in circolazione – per ottenere i dati statistici di un sito web sconosciuto:

espn.com visto da Google Ad Planner

sempre prendendo l’esempio di espn.com, oltre agli utenti unici e alle pageview, Ad Planner forniva parecchi dati demografici sull’audience del sito (sesso, età, titolo di studio, reddito familiare).

Come accennavo, è stato chiuso e rimpiazzato da Google Display Planner, che non offre più questo genere di informazioni.

Alexa

E’ probabilmente il sito più anziano e famoso in assoluto per questo genere di misurazioni.

Nato nel 1996, acquisito da Amazon nel 1999, deve la sua “fama” ad una toolbar (ora estensione) molto diffusa anni fa, grazie alla quale Alexa traccia navigazione e comportamento degli utenti, e stila poi una classifica (sia a livello locale, che globale).

Per esempio, secondo Alexa, tagliaerbe.com è oggi il 1.296° sito più visto in Italia, e il 62.095° a livello mondiale:

tagliaerbe.com visto da Alexa

Nel 2008, Alexa ha effettuato una modifica del suo algoritmo con l’obiettivo di risultare più affidabile (e meno “taroccabile”): ammette comunque che le metriche rilevate sono approssimative (a meno di non aderire, a pagamento, alle Certified Site Metrics).

Su Alexa.com si legge infatti che “le stime [di traffico] sono più affidabili quanto più un sito si avvicina alla prima posizione in classifica. I siti oltre la 100.000° posizione sono soggetti ad ampie fluttuazioni, e il traffico di tali siti può essere considerato come approssimativo”.

SimilarWeb

E’ certamente il tool più noto fra le “matricole”: il sito è stato lanciato nel 2013, ma in breve tempo è diventato uno dei “misuratori spannometrici” più utilizzati del web.

SimilarWeb dice di NON basarsi su un singolo canale per la raccolta dei dati, ma di lavorare su una gran quantità di fonti per cercare di ottenere un quadro preciso ed affidabile.

Nello specifico, utilizzano 4 sorgenti:

  1. un panel di navigatori, formato da decine di milioni di utenti
  2. i dati raccolti tramite alcuni Internet Service Provider in vari Paesi
  3. il traffico web di decine di migliaia di siti che hanno deciso di condividere i dati con loro (volendo, puoi infatti collegare il tuo account di Google Analytics a SimilarWeb)
  4. dei crawler proprietari che scansionano i siti web pubblici

e puoi anche ottenere la stima delle sorgenti di traffico, dei referring e dei destination site, delle parole chiave di traffico organico e delle percentuali di visite provenienti dai social.

Infine, come dice il nome stesso, SimilarWeb mostra un elenco di siti simili a quello esaminato.

SEMrush

Questo è uno degli strumenti più completi per chi si occupa di SEO/SEM, utilizzato da tantissimi professionisti del settore. L’ho inserito in elenco perché ha una funzione di stima del traffico organico ottenibile anche nella versione gratuita del tool:

Se ti registri a SEMrush puoi ottenere questi ed altri dati molto interessanti sui siti che ti interessa monitorare (qui trovi invece una guida introduttiva a SEMrush).

Audiweb

Chiudo con una chicca.

I dati di traffico di alcuni notissimi siti web italiani, sono pubblici. Non ci credi?

Per accedere a questi numeri non è sufficiente un click, ma basta registrarsi gratuitamente ad Audiweb e consultare poi la sezione “Audiweb Report”, che riporta i dati censuari degli editori iscritti al sistema.

Fra questi:

  • browser unici
  • pagine viste
  • visite
  • tempo medio per pagina
  • durata della visita

Conclusione

Ora ripeti con me, più e più volte: “i dati di questi tool sono molto approssimativi, e NON li prenderò MAI come oro colato”.

Non sto scherzando: ancora oggi ci sono siti “autorevoli” che si permettono di fare analisi utilizzando i dati presi da Alexa, TrafficEstimate.com o Calcustat.com, e poi di scrivere articoli dal titolo “Blog di Grillo mai così male, società internazionali certificano crollo utenti”.

O ci sono settori dove questi parametri sono tenuti in grandissima considerazione (come mi raccontava una fashion blogger tempo fa, “costretta” a comprare visite di pessima qualità per non far scendere il suo Alexa Rank).

Concludendo: puoi ottenere dati approssimativi, solitamente sovrastimati (per quanto riguarda utenti unici e pageview), tramite i tool che trovi su questa pagina. Puoi magari riuscire a capire, a grandi linee, il trend di traffico di un sito, confrontandolo con un altro simile tramite lo stesso strumento.

Ma non fidarti, mai e poi mai, dei numeri o delle percentuali che questi strumenti tirano fuori.

NON è possibile avere le statistiche precise di un sito web, a meno che il webmaster non decida, di sua spontanea volontà, di condividerle pubblicamente. E anche se lo fa, prendile sempre con le pinze… a meno di non aver accesso diretto a Google Analytics e ai file di log.