Content Discovery and Engagement Report, Q1 2011 รจ un recente studio di Outbrain reso pubblico pochi giorni fa, che mira a determinare come le persone scoprono e quindi interagiscono con i contenuti che trovano in Rete. Oggetto dello studio sono state 100 milioni di sessioni di traffico web di piรน di 100 editori “premium”, che utilizzano la piattaforma di Outbrain per monitorare come i lettori accedono ai contenuti, dove li hanno trovati e come hanno interagito con questi.
Metodologia
Lo studio รจ mirato a determinare quali fonti portano attualmente la maggior parte del traffico agli editori, nonchรฉ il livello di engagement e la qualitร del traffico proveniente da queste fonti. Le “sessioni” sono state definite come una serie di pagine viste all’interno del sito dell’editore, con non piรน di 30 minuti di attesa fra una visualizzazione di pagina e l’altra. Dato che Outbrain tiene traccia del traffico verso le pagine dei contenuti (articoli e video), si รจ notato che circa il 33% di tutte le sessioni verso queste pagine parte da un sito esterno.
Il rimanente 67% parte invece internamente, da digitazione diretta dell’URL, da segnalibri, da click dalla home page dell’editore, da altri link “in-site” o semplicemente da fonti sconosciute. Per questo studio sono state valutate solo il terzo delle sessioni provenienti da siti esterni, al fine di focalizzarsi su come le persone scoprono e quindi interagiscono con i contenuti.
Principali Risultati
โข Se si parla di mandare traffico verso pagine di contenuti, la search domina ancora alla grande (con il 41% dei referrer esterni), ma i social stanno guadagnando quote (attualmente sono all’11%)
โข Fra i 6 contenuti verticali esaminati, news, spettacolo e lifestyle sono le categorie che hanno la maggior probabilitร di ricevere traffico dai social
โข Il traffico proveniente dai social media ha una maggior tendenza al bounce
โข I lettori che passano da un sito di contenuti ad un altro (per esempio, da USA Today a The Daily Beast) hanno piรน probabilitร di interagire con ciรฒ che leggono, presumibilmente perchรฉ sono giร in una modalitร di “content consumption”
โข Facebook ha un pubblico maggiormente diversificato rispetto a Twitter
Principali Sorgenti di Traffico
Secondo Outbrain, questi sono i principali referrer di traffico durante il primo trimestre del 2011, per numero di sessioni:
Come accennato sopra, lo studio si concentra sul traffico proveniente dall’esterno e diretto verso pagine di contenuti, traffico che costituisce il 33% del campione (mentre quello diretto/in-site cuba per il 67%). Ecco la suddivisione di tutte le fonti:
Ed ecco invece lo spaccato riguardante esclusivamente il traffico esterno:
Ad oggi la search (Google, AOL Search, Bing, Yahoo! e Ask) รจ la principale fonte di traffico, con il 41%. I link dai siti degli editori costituiscono il 31%, quelli da portali (AOL.com, Yahoo.com, MSN.com) il 17% e chiudono infine i social media (Facebook, Twitter, StumbleUpon, Fark.com, Reddit, Digg) con l’11%.
Quali sono le tipologie di contenuti che vengono condivise?
Non รจ un segreto che le persone spendono sempre piรน tempo su social come Facebook e Twitter. Uno dei sottoprodotti di questo cambiamento รจ che ora le persone si appoggiano alla propria rete di contatti per inviare loro notizie e contenuti. I contenuti piรน condivisi riguardano news (42%) entertainment (30%) e lifestyle (13%).
L’engagement diviso per Categoria
Oltre a guardare quali fonti portano il maggior traffico, Outbrain ha analizzato anche da quali fonti proviene il maggior engagement, misurando cose come le pageview per sessione o la frequenza di rimbalzo.
Il traffico da siti di contenuti genera il bounce rate piรน basso, presumibilmente perchรฉ quel pubblico si trova giร all’interno di una sessione di “consumo di contenuti”; sull’altro lato, il traffico proveniente dai social ha invece il bounce piรน alto.
Approfondendo questo interessante punto, Outbrain ha preso in considerazione le fonti che piรน probabilmente sono legate ad un lettore “hyper-engaged”, inteso questo come un lettore che guarda 5 o piรน pagine a sessione.
I lettori provenienti da siti editoriali – “da contenuto a contenuto” – sono propensi a consumare piรน pagine rispetto a quelli provenienti da altri fonti. I lettori provenienti da motori di ricerca sono leggermente sopra la media, mentre quelli “sociali” ampiamente sotto.
Concludendo
Pare esista una sorta di “scollamento” fra l’utente dei social e gli altri utenti del web. Chi atterra su un sito proveniente da un altro sito di contenuti (o da un motore di ricerca), sembrerebbe infatti rimanere in una “modalitร di lettura” (=produce piรน pagine per sessione e genera un bounce rate piรน basso). Il social-user รจ invece attratto da temi leggeri (come entertainment e lifestyle), fa meno pageview e ha una frequenza di rimbalzo maggiore: esce dal social velocemente per cibarsi di brandelli di contenuti, ma poi ritorna di corsa al campo base, quasi che quella fosse la sua unica dimora.