Come aumentare i like su Instagram: la strategia definitiva

Aumentare i like su Instagram

Condividi sui tuoi social:

Indice

Aumentare i like su Instagram nel 2026 richiede strategie completamente diverse rispetto al passato. L’algoritmo è cambiato radicalmente: non basta più postare belle foto con gli hashtag giusti. Oggi Instagram premia contenuti autentici, video coinvolgenti e interazioni genuine. Se i tuoi post ricevono pochi like o il tuo engagement è calato drasticamente, non sei solo.

Con oltre 30 anni di esperienza nel digitale e dopo aver analizzato migliaia di profili Instagram per i miei clienti, ho identificato le strategie che funzionano davvero nel 2026. In questa guida scoprirai come l’algoritmo di Instagram decide quali contenuti mostrare, quali formati premiare e soprattutto come ottenere più like in modo organico e sostenibile.

Dimentica i bot, i like comprati e le tecniche obsolete. Ti mostrerò un approccio strategico e professionale che ho testato personalmente e che ha permesso ai miei clienti di triplicare il loro engagement in pochi mesi. Partiamo dal primo fondamentale concetto: capire cosa sono davvero i like su Instagram e perché sono ancora importanti.

Cosa sono i like su Instagram e perché contano ancora nel 2026

I like su Instagram sono molto più di semplici “cuoricini” virtuali. Rappresentano un segnale fondamentale che l’algoritmo utilizza per valutare la qualità e la rilevanza dei tuoi contenuti. Quando un utente mette like al tuo post, sta comunicando a Instagram che il contenuto merita attenzione.

Nel 2026, Instagram ha evoluto il significato del like all’interno di un sistema di ranking complesso basato sull’intelligenza artificiale. Secondo le dichiarazioni ufficiali di Meta sul funzionamento dell’algoritmo, i like vengono considerati insieme ad altri segnali di engagement come commenti, salvataggi, condivisioni e tempo di visualizzazione.

Perché i like sono ancora importanti

Anche se Instagram ha aggiunto metriche più sofisticate, i like mantengono un ruolo cruciale per diversi motivi. Prima di tutto, rappresentano la forma più immediata e semplice di feedback positivo. Un utente che scorre il feed può mettere like in pochi millisecondi, mentre un commento o un salvataggio richiedono più impegno cognitivo.

Questo significa che i like sono il primo indicatore di gradimento che l’algoritmo riceve. Nei primissimi minuti dopo la pubblicazione, Instagram monitora quanti like ricevi per decidere se vale la pena mostrare il tuo contenuto a un pubblico più ampio. È quello che gli esperti chiamano “finestra di engagement iniziale” ed è decisiva per il successo di qualsiasi post.

Inoltre, i like hanno un impatto psicologico importante. Gli utenti tendono a interagire di più con contenuti che hanno già ricevuto molti like, innescando un effetto valanga. Un post con 500 like appare immediatamente più autorevole e interessante di uno con 10 like, anche se il contenuto è simile.

Nella mia esperienza trentennale nel digitale, ho visto evolvere completamente il concetto di engagement. Quello che conta oggi non è solo il numero, ma la velocità con cui arrivano le interazioni e la loro autenticità.

L’engagement rate: la metrica che conta davvero

Se vuoi davvero capire come stai performando su Instagram, devi spostare l’attenzione dai numeri assoluti al tasso di coinvolgimento. L’engagement rate è il rapporto tra le interazioni che ricevi e il tuo numero di follower, ed è la metrica che meglio indica la salute del tuo profilo.

Come si calcola l’engagement rate

Il calcolo dell’engagement rate è semplice ma rivelatore. Prendi le interazioni totali (like + commenti + salvataggi + condivisioni) delle tue ultime 10 foto, escludendo l’ultima perché troppo recente. Dividi questo numero per 10 per ottenere la media di interazioni per post. Ora dividi questa media per il tuo numero di follower e moltiplica per 100.

Ad esempio: se hai 10.000 follower e le tue ultime 10 foto hanno totalizzato 3.000 interazioni, la media è 300 interazioni per post. Dividi 300 per 10.000 e ottieni 0,03. Moltiplicato per 100 ti dà un engagement rate del 3%.

Qual è un buon engagement rate nel 2025

I benchmark sono cambiati rispetto al passato. Nel 2025, un engagement rate tra il 2% e il 5% è considerato ottimo per la maggior parte dei profili. Tra l’1% e il 2% è nella media, mentre sotto l’1% indica che qualcosa non funziona e serve una strategia di ottimizzazione urgente.

Account molto grandi (oltre 100.000 follower) tendono ad avere engagement rate più bassi, spesso intorno all’1-2%, ed è del tutto normale. La qualità dei follower conta più della quantità: meglio 5.000 follower realmente interessati con engagement al 4% che 50.000 follower comprati o inattivi con engagement allo 0,5%.

Personalmente, quando lavoro con le strategie di digital marketing per i miei clienti, puntiamo sempre a un engagement superiore al 3%. Questo livello garantisce che l’algoritmo consideri il profilo rilevante e continui a distribuire i contenuti in modo efficace.

Come funziona l’algoritmo di Instagram nel 2026

L’algoritmo di Instagram è probabilmente il più incompreso e temuto dagli utenti. La verità è che non è tuo nemico: è uno strumento progettato per connettere le persone con i contenuti che amano. Una volta capito come ragiona, puoi farlo lavorare a tuo favore.

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale

Nel 2025, Instagram non usa più un singolo algoritmo ma un sistema complesso di modelli di intelligenza artificiale che analizzano migliaia di segnali in tempo reale. Meta ha dichiarato ufficialmente che il termine “algoritmo” è ormai obsoleto: quello che governa la piattaforma è un ecosistema di sistemi di ranking basati su machine learning.

Ogni sezione di Instagram (Feed, Reels, Storie, Esplora) ha il proprio sistema di classificazione con priorità diverse. Questo significa che la stessa strategia non funziona ugualmente bene ovunque. Un contenuto può performare male nel Feed ma diventare virale nei Reels, e viceversa.

I tre fattori di ranking principali

Secondo le informazioni ufficiali rilasciate da Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ci sono tre segnali che pesano più di tutti gli altri nella decisione di mostrare o meno un contenuto.

Il primo è la relazione tra creator e utente. Instagram analizza quanto spesso hai interagito in passato con quel profilo: like precedenti, commenti, messaggi diretti, visualizzazioni delle Storie. Più la relazione è forte, più è probabile che i tuoi contenuti vengano mostrati a quella persona. Questo spiega perché i primi follower sono così preziosi: costruire una relazione solida con loro aumenta drasticamente le probabilità che vedano i tuoi futuri post.

Il secondo fattore è l’interesse per il tipo di contenuto. L’AI analizza con quali tipologie di post interagisci più spesso e ti mostra contenuti simili. Se metti sempre like a foto di viaggi, vedrai più contenuti travel. Questo significa che per aumentare i tuoi like devi creare contenuti coerenti con gli interessi del tuo pubblico target.

Il terzo elemento critico è la tempestività. Instagram privilegia contenuti recenti rispetto a quelli vecchi. Un post pubblicato 2 ore fa ha molte più probabilità di essere mostrato di uno pubblicato 2 giorni fa, a parità di altri fattori. Ecco perché i primi 30-60 minuti dopo la pubblicazione sono cruciali.

L’importanza della retention e del tempo di visualizzazione

Una delle novità più impattanti del 2025 è il peso crescente del tempo di visualizzazione. Instagram non si accontenta più di sapere che hai messo like: vuole capire quanto tempo hai passato a guardare quel contenuto. Un video guardato per 3 secondi conta molto meno di uno visualizzato per 30 secondi.

Questo ha cambiato completamente le regole del gioco. Non basta più creare contenuti che piacciono: devi creare contenuti che trattengono l’attenzione. Per i Reels, la metrica chiave è il tasso di completamento: quanti utenti guardano il video dall’inizio alla fine. Un Reel di 7 secondi guardato completamente performa meglio di uno di 30 secondi abbandonato a metà.

Il ruolo di salvataggi e condivisioni

Nel 2025, salvataggi e condivisioni hanno superato i like come segnale di qualità per l’algoritmo. Quando un utente salva il tuo post, sta dicendo a Instagram che quel contenuto ha un valore così alto da volerlo recuperare in futuro. Le condivisioni nei messaggi diretti sono ancora più potenti: indicano che il contenuto è talmente buono da volerlo mostrare ad amici.

Secondo l’analisi di Hootsuite sull’algoritmo Instagram 2025, un post con alta percentuale di salvataggi può ricevere fino al 300% di reach in più rispetto a un post con solo like. Questo perché l’algoritmo interpreta il salvataggio come “questo contenuto è così utile che l’utente vuole tenerlo a portata di mano”.

Vuoi una strategia Instagram personalizzata? Con oltre 30 anni di esperienza nel digitale, posso aiutarti a ottimizzare il tuo profilo e aumentare significativamente il tuo engagement. Contattami per una consulenza strategica.

La qualità dei contenuti viene prima di tutto

Parliamoci chiaro: nessuna strategia algoritmica può salvare contenuti mediocri. Negli anni ho visto migliaia di profili investire tempo ed energie in tattiche sofisticate ignorando il fondamentale: creare contenuti che le persone vogliono davvero vedere.

Cosa significa “qualità” su Instagram nel 2025

La qualità su Instagram non è solo tecnica o estetica. Certo, foto sfocate o video con audio distorto non aiutano, ma il cuore della qualità è il valore percepito dall’utente. Chiediti sempre: questo post offre qualcosa? Intrattiene, informa, ispira o emoziona?

Un contenuto di qualità nel 2025 deve soddisfare almeno uno di questi quattro criteri. Può insegnare qualcosa di nuovo (valore educativo), far ridere o sorprendere (valore di intrattenimento), ispirare azioni o cambiamenti (valore motivazionale), o creare connessione emotiva (valore relazionale).

L’autenticità batte la perfezione

Una delle tendenze più marcate del 2025 è il ritorno all’autenticità. Gli utenti sono stanchi di contenuti eccessivamente prodotti e perfetti. Preferiscono vedere persone reali, imperfezioni incluse. Questo non significa che puoi pubblicare contenuti sciatti, ma che l’autenticità e la personalità contano più di produzioni hollywoodiane.

I contenuti “dietro le quinte” funzionano particolarmente bene. Mostra il processo, non solo il risultato finale. Condividi anche i fallimenti, non solo i successi. Le persone si connettono con storie vere, non con highlight reel perfetti.

Coerenza visiva e narrativa

Il tuo profilo Instagram dovrebbe raccontare una storia coerente. Questo non significa che tutte le foto devono avere lo stesso filtro (anzi, quella tendenza è superata), ma che deve esserci un filo conduttore riconoscibile. Palette colori, stile di editing, tone of voice: tutto contribuisce a creare un’identità di brand forte.

La coerenza aiuta anche l’algoritmo a capire chi sei e a chi mostrare i tuoi contenuti. Se un giorno posti fitness, il giorno dopo cucina e poi viaggi, l’algoritmo fatica a identificare la tua nicchia e a trovare il pubblico giusto. Meglio essere riconoscibili per una cosa specifica che generici su tutto.

Strategia Reels: il formato dominante del 2025

Se c’è una verità assoluta su Instagram nel 2025, è questa: i Reels sono il formato re. Instagram sta spingendo i video brevi con una forza impressionante, e ignorare i Reels significa rinunciare a buona parte della visibilità potenziale.

Perché Instagram favorisce così tanto i Reels

La risposta è semplice: competizione con TikTok. Instagram ha visto milioni di utenti, soprattutto giovani, migrare verso TikTok per i contenuti video brevi. La risposta è stata trasformare Instagram in una piattaforma video-first, e i Reels sono lo strumento principale di questa strategia.

I dati parlano chiaro: i Reels ottengono in media il 22% di engagement in più rispetto ai post statici e hanno una reach potenzialmente 4 volte superiore. Un Reel ben fatto può raggiungere centinaia di migliaia di persone che non ti seguono, mentre un post statico raramente esce dalla tua base di follower.

Come creare Reels che generano like

La creazione di Reels efficaci richiede un approccio diverso dalle foto. Il primo secondo è cruciale: devi catturare l’attenzione immediatamente o l’utente scorrerà via. Usa un hook visivo o testuale forte: una domanda provocatoria, un’affermazione sorprendente, o un’immagine che stoppa il dito.

La durata ideale nel 2025 è tra i 7 e i 15 secondi. Video più lunghi possono funzionare se il contenuto è davvero coinvolgente, ma statisticamente i Reels brevi hanno tassi di completamento molto più alti. E ricorda: il tasso di completamento è uno dei segnali più forti per l’algoritmo.

L’audio è fondamentale. Usa trending sounds popolari quando appropriato: l’algoritmo tende a favorire Reels che usano audio in tendenza perché li associa a contenuti che stanno già performando bene. Puoi trovare audio trending nella sezione “Audio” quando crei un Reel, ordinando per “Trending”.

Il potere dei tutorial e dei contenuti educativi

I Reels educativi sono tra i più salvati e condivisi. Se puoi insegnare qualcosa di utile in 15 secondi, hai oro nelle mani. Tutorial rapidi, lifehacks, tips&tricks: questo tipo di contenuto genera naturalmente save e share, i due segnali più preziosi per l’algoritmo.

Il formato “prima/dopo” funziona particolarmente bene. Mostra la trasformazione, il risultato del processo, il confronto. Il cervello umano ama vedere progressioni e cambiamenti, e questo si traduce in tassi di completamento altissimi.

Errori comuni da evitare nei Reels

Il primo errore è ripubblicare video di TikTok con il watermark visibile. Instagram penalizza pesantemente questa pratica perché vuole contenuti originali. Se devi ripubblicare, almeno rimuovi i loghi e adatta il formato.

Altro errore: testo troppo piccolo o veloce da leggere. Molti utenti guardano i Reels senza audio, quindi se usi overlay testuali devono essere leggibili. Font chiaro, contrasto alto, tempo sufficiente per la lettura.

Infine, non usare troppi effetti o transizioni complicate. La semplicità vince: un messaggio chiaro e diretto performa meglio di produzioni elaborate ma confuse.

Timing perfetto: quando pubblicare per massimizzare i like

Il timing della pubblicazione può fare la differenza tra un post che esplode e uno che passa inosservato. Non esiste un orario universale perfetto, ma esistono principi scientifici che puoi applicare al tuo caso specifico.

La finestra critica dei primi 30 minuti

Come accennato, i primi 30-60 minuti dopo la pubblicazione sono decisivi. Instagram mostra inizialmente il tuo post a un piccolo campione di follower (circa il 10-15%) e monitora come reagiscono. Se l’engagement è alto, il post viene distribuito a più persone. Se è basso, la distribuzione si ferma.

Questo significa che devi pubblicare quando i tuoi follower sono online e attivi. Non ha senso postare alle 3 di notte se il tuo pubblico dorme: anche un contenuto eccellente non riceverà quell’engagement iniziale critico.

Come scoprire quando il TUO pubblico è online

Se hai un account business o creator (e dovresti averlo), Instagram ti fornisce questi dati nelle Insights. Vai su Insights > Pubblico > Orari più attivi e vedrai grafici che mostrano quando i tuoi follower sono su Instagram, divisi per giorni e ore.

Vedrai che ogni pubblico ha pattern diversi. Account B2B spesso hanno picchi durante la pausa pranzo (12-14) e dopo l’orario lavorativo (18-20). Account consumer possono avere picchi serali (20-23) o nel weekend. Account giovani performano bene anche a tarda notte.

La strategia multi-orario

Un approccio intelligente è testare diversi orari per 2-3 settimane e analizzare i risultati. Pubblica lo stesso tipo di contenuto in orari diversi e confronta l’engagement nelle prime 2 ore. Questo ti darà dati reali su cosa funziona per TE, non statistiche generiche.

Nella mia esperienza con clienti B2B, ho visto spesso che pubblicare tra le 11 e le 13 del martedì o mercoledì genera ottimi risultati. Per account lifestyle, il giovedì sera (19-21) e la domenica pomeriggio (16-18) sono spesso vincenti. Ma ripeto: testa sul tuo pubblico.

La frequenza di pubblicazione ideale

Pubblicare troppo poco è un errore, ma pubblicare troppo può essere controproducente. Nel 2025, la frequenza ideale per la maggior parte degli account è 4-5 post alla settimana, più 3-4 Reels e 2-3 Storie giornaliere.

La costanza batte la quantità. Meglio 3 post a settimana pubblicati regolarmente per mesi che 15 post una settimana e poi silenzio per un mese. L’algoritmo premia chi dimostra affidabilità e routine.

Hashtag nel 2025: come usarli strategicamente

Gli hashtag hanno perso molta della loro rilevanza rispetto al passato, ma non sono morti. La chiave è usarli in modo intelligente e strategico, non come riempitivo.

Come funzionano gli hashtag oggi

Nel 2025, Instagram usa l’AI per comprendere il contenuto del tuo post anche senza hashtag. L’analisi semantica delle immagini, dei video e del testo permette all’algoritmo di categorizzare i contenuti automaticamente. Gli hashtag sono quindi un aiuto supplementare, non più la fonte primaria di distribuzione.

Questo significa che usare 30 hashtag generici è inutile e potenzialmente dannoso. Instagram considera questa pratica spam e può limitare la reach del post. La strategia vincente è usare 5-8 hashtag molto rilevanti e specifici.

Come scegliere gli hashtag giusti

Evita hashtag mega-popolari con milioni di post come #love o #instagood. Il tuo contenuto verrà sommerso in secondi. Cerca invece hashtag di nicchia con 10.000-500.000 post: abbastanza popolari da avere traffico, ma non così competitivi da essere inaccessibili.

Un mix efficace include: 2-3 hashtag di nicchia molto specifici (es: #strategie_instagram_marketing), 2-3 hashtag di categoria media (es: #socialmediastrategy), e 1-2 hashtag più ampi ma ancora rilevanti (es: #digitalmarketing).

Controlla sempre gli hashtag prima di usarli. Cerca l’hashtag su Instagram e guarda i contenuti associati: sono coerenti con il tuo? Se trovi spam o contenuti inappropriati, evita quell’hashtag perché potrebbe essere bannato o shadowbannato.

Dove inserire gli hashtag

C’è un dibattito eterno su dove mettere gli hashtag: caption o primo commento? La verità è che nel 2025 non fa molta differenza per l’algoritmo. Scegli in base all’estetica: se gli hashtag rovinano la leggibilità della caption, mettili nel primo commento.

Un trucco che uso spesso è inserire gli hashtag in mezzo alla caption dopo alcuni paragrafi, preceduti da puntini o simboli per separare visivamente. Questo mantiene pulita l’apertura della caption ma evita lo spam nel primo commento.

Come stimolare engagement autentico

L’engagement autentico è il Santo Graal di Instagram. Non si tratta di ottenere numeri gonfiati artificialmente, ma di costruire una community reale di persone genuinamente interessate ai tuoi contenuti.

L’arte delle caption coinvolgenti

Le caption sono tremendamente sottovalutate. Molti investono ore in foto perfette e poi scrivono due righe banali. Errore grave. Una caption efficace può triplicare l’engagement di un post.

Inizia con un hook forte nei primi 125 caratteri (quello che si vede senza cliccare “altro”). Fai una domanda provocatoria, condividi un’affermazione contro-intuitiva, o prometti un beneficio chiaro. Devi dare una ragione per leggere il resto.

Usa lo storytelling. Le persone amano le storie, non i sermoni. Invece di elencare 5 tips su qualcosa, racconta come hai scoperto quelle tips attraverso un’esperienza personale. Contestualizza, emoziona, connetti.

Le call-to-action che funzionano

Chiedere engagement funziona, se fatto bene. Una domanda aperta alla fine della caption genera mediamente il 30% di commenti in più. Ma deve essere una domanda genuina e specifica, non “cosa ne pensi?” o “ti piace?”.

Esempi efficaci: “Quale di queste tre strategie hai provato?” – “Se dovessi sceglierne una, quale e perché?” – “Racconta la tua esperienza nei commenti”. Domande che richiedono una risposta articolata, non un sì/no.

Altro trucco: crea discussioni. Prendi posizione su un tema dibattuto nella tua nicchia (senza essere polarizzante gratuitamente) e invita le persone a condividere la loro opinione. Le conversazioni autentiche nei commenti sono oro puro per l’algoritmo.

Rispondere ai commenti: la regola delle 48 ore

Instagram considera le risposte ai commenti come segnale di engagement bidirezionale. Rispondere ai commenti entro 48 ore aumenta la visibilità del post e dimostra che sei attivo e interessato alla tua community.

Non limitarti a “Grazie!” o emoji. Risposte articolate mantengono viva la conversazione e possono generare ulteriori commenti. Se qualcuno fa una domanda, rispondi in modo dettagliato. Se condivide un’esperienza, reagisci con interesse genuino.

La reciprocità funziona (se fatta bene)

Interagire con altri account della tua nicchia non è solo cortesia: è strategia. Quando commenti o metti like a contenuti di altri, tre cose positive accadono: aumenti la tua visibilità presso il loro pubblico, costruisci relazioni che possono portare a collaborazioni, e segnali all’algoritmo che sei attivo nella tua nicchia.

Ma attenzione: l’interazione deve essere genuina. Commenti generici come “Bel post!” sono spam e possono essere controproducenti. Dedica 15-20 minuti al giorno a interagire autenticamente con 10-15 account rilevanti. Qualità su quantità.

Il potere delle collaborazioni e dei gruppi engagement

Le collaborazioni sono tra le strategie più potenti per aumentare la tua reach e di conseguenza i tuoi like. Ma nel 2025, l’approccio è molto diverso rispetto al passato.

Cosa sono i gruppi engagement e come sono evoluti

I gruppi engagement (o pod) sono comunità di creator che si supportano reciprocamente mettendo like e commentando i post degli altri membri. Questa strategia era molto popolare nel 2017-2020, ma Instagram ha imparato a riconoscere questi pattern e li penalizza.

Oggi, i gruppi engagement tradizionali (quelli dove 50 persone mettono like automaticamente a ogni post) sono considerati inautentici dall’algoritmo. Instagram può rilevare che gli stessi account interagiscono sempre negli stessi ordini e tempi, e classifica questo comportamento come artificiale.

Come usare i gruppi nel modo giusto

Questo non significa che collaborare con altri creator sia sbagliato. Il punto è farlo in modo naturale e autentico. Invece di gruppi giganti di supporto meccanico, crea micro-community di 5-8 creator affini con cui hai relazioni reali.

Il supporto deve essere genuino: interagisci solo con contenuti che ti interessano davvero, lascia commenti sostanziali, non automatici. L’obiettivo non è gonfiare numeri ma costruire una rete di supporto reciproco basata su interessi comuni.

Ho creato per alcuni clienti piccoli gruppi Telegram di creator nella stessa nicchia che si scambiano feedback onesti e si supportano autenticamente. Funziona perché l’interazione è spontanea e basata su relazioni reali, non su obbligo meccanico.

Collaborazioni ufficiali e contenuti condivisi

Instagram ha introdotto la funzione “Collaborazione” che permette di co-pubblicare post e Reels. Quando attivi una collaborazione, il contenuto appare su entrambi i profili e somma l’engagement. È una delle funzionalità più sottovalutate del 2025.

Collaborare con account complementari (non diretti competitor) ti espone al loro pubblico. Se fai fitness e collabori con qualcuno che fa nutrizione, entrambi guadagnate accesso a pubblici rilevanti e già interessati. Il contenuto deve offrire valore a entrambe le audience.

Guest posting e takeover

Fare guest post su account più grandi o organizzare “takeover” (gestire le Storie di un altro account per un giorno) sono strategie eccellenti per aumentare visibilità e follower di qualità. Il nuovo pubblico vede i tuoi contenuti nel contesto di un account che già seguono e si fidano.

La chiave è offrire valore reale. Se fai un takeover, non limitarti a promuovere te stesso: crea contenuti fantastici che l’host account voglia davvero mostrare alla sua community. Il risultato sarà molto più duraturo.

Analisi e ottimizzazione continua

Aumentare i like su Instagram non è un’attività una-tantum ma un processo di ottimizzazione continua. Devi analizzare cosa funziona, cosa no, e aggiustare costantemente la rotta.

Le metriche che contano davvero

Le Instagram Insights forniscono una quantità impressionante di dati, ma non tutti hanno lo stesso valore. Concentrati su queste metriche chiave: reach (quante persone uniche hanno visto il post), impression (visualizzazioni totali), engagement rate (percentuale di interazioni), salvataggi, condivisioni e tempo di visualizzazione per i video.

Confronta sempre i post tra loro, non in assoluto. Un post con 200 like può essere un successo per un account con 1.000 follower ma un fallimento per uno con 100.000. Il contesto è tutto.

Come identificare i tuoi contenuti top performer

Ogni 2-3 settimane, analizza i tuoi ultimi 20-30 post e identifica i top 5. Cerca pattern comuni: che tipo di contenuto erano? Quale formato (foto, carosello, Reel)? Quale argomento? Che ora hai pubblicato? Che caption hai usato?

Spesso scoprirai che certi tipi di contenuto performano consistentemente meglio di altri. Questo è il tuo content-market fit: hai trovato cosa il tuo pubblico vuole vedere. Duplica e varia questi temi vincenti invece di sperimentare continuamente contenuti nuovi che non sai se funzioneranno.

Test A/B sistematici

Testa una variabile alla volta. Per esempio, prova due caption diverse sullo stesso tipo di contenuto. Oppure pubblica lo stesso Reel a orari diversi. O testa thumbnail diversi sui video. Ma cambia solo una cosa per volta, altrimenti non saprai cosa ha causato la differenza nei risultati.

Tenere traccia dei test è cruciale. Uso un semplice foglio Google dove annoto per ogni post: data, ora, formato, argomento, elementi chiave, e metriche finali. Dopo 3 mesi hai un database preziosissimo di insight specifici per il TUO account.

Quando cambiare strategia

Se hai seguito tutte queste best practice per 60-90 giorni e i risultati non migliorano, è tempo di un pivot più drastico. Forse la tua nicchia è satura, forse il tuo target demografico non è attivo su Instagram, o forse semplicemente il tuo posizionamento non risuona.

Non aver paura di reinventarti. Alcuni dei profili di maggior successo che ho seguito sono nati da rebranding completi. L’importante è basare le decisioni su dati, non su sensazioni.

Gli errori che uccidono il tuo engagement

Dopo aver visto migliaia di profili nel corso degli anni, ho identificato errori ricorrenti che sabotano sistematicamente i risultati. Evitarli può salvarti mesi di frustrazione.

Comprare like, follower o engagement

È l’errore numero uno e il più distruttivo. Comprare like o follower fake non solo è inutile (sono bot o account inattivi che non generano valore), ma attivamente danneggia il tuo profilo. Instagram rileva facilmente questi pattern e può shadowbannare il tuo account, riducendo drasticamente la reach organica.

L’algoritmo calcola il tuo engagement rate. Se hai 50.000 follower comprati e ottieni 100 like veri, il tuo engagement rate è 0,2% – pessimo. Instagram interpreta questo come “contenuto di bassa qualità” e smette di mostrarlo. Hai letteralmente pagato per distruggere la tua reach.

Follow/unfollow automatico

Questa tattica è morta e sepolta. Instagram penalizza pesantemente chi segue centinaia di account al giorno per poi smetterli dopo pochi giorni. Può portare a shadowban temporanei o permanenti, e comunque genera follower di bassa qualità che non interagiranno mai con i tuoi contenuti.

Inconsistenza e pause lunghe

Pubblicare 10 post in una settimana e poi sparire per un mese confonde l’algoritmo e delude i follower. L’algoritmo interpreta l’inattività prolungata come “account morto” e riduce progressivamente la distribuzione dei tuoi contenuti quando torni.

Meglio pubblicare 2 post a settimana costantemente che 8 post in modo irregolare. La prevedibilità aiuta sia l’algoritmo che i follower a sapere quando aspettarsi i tuoi contenuti.

Ignorare le nuove funzionalità

Quando Instagram introduce una nuova funzionalità, la spinge aggressivamente per incentivarne l’adozione. Questo significa che i primi ad utilizzarla ottengono un boost di visibilità. Ignora le novità a tuo rischio e pericolo.

Nel 2025, le funzionalità da adottare subito sono: le Note (messaggi di stato), i Broadcast Channel, le Collaborazioni avanzate, e qualsiasi nuovo formato di Reels. Non devi usarle sempre, ma provarle nelle prime settimane ti dà un vantaggio competitivo.

Non rispondere ai commenti

Ho già toccato questo punto ma merita di essere ribadito come errore critico. Ignorare i commenti è come ignorare qualcuno che ti parla in faccia: scortese e controproducente. L’algoritmo nota se rispondi o meno e riduce la distribuzione di chi ignora costantemente la propria community.

Copiare strategie di account enormi

Un account con 5 milioni di follower gioca un gioco completamente diverso dal tuo. Ha leverage di brand, risorse, team. Copiare le loro strategie quando hai 5.000 follower non funzionerà. Studia piuttosto account 10x più grandi del tuo (non 1000x) per vedere strategie scalabili.

Domande frequenti su come aumentare i like su Instagram

Quanti like dovrei ricevere su Instagram per essere nella media?

Non esiste un numero assoluto “giusto” di like perché dipende dal numero di follower. La metrica corretta da considerare è l’engagement rate: un tasso tra il 2% e il 5% è considerato ottimo nel 2025. Quindi se hai 10.000 follower, dovresti puntare a ricevere 200-500 like per post. Account molto grandi (oltre 100.000 follower) tendono ad avere engagement rate più bassi, spesso intorno all’1-2%, ed è normale. Più importante del numero assoluto è il trend: i tuoi like stanno aumentando, diminuendo o restando stabili nel tempo?

Perché i miei like su Instagram sono diminuiti improvvisamente?

Un calo improvviso di like può avere diverse cause. La più comune nel 2025 è il cambio di algoritmo: Instagram ha modificato come distribuisce i contenuti, privilegiando Reels e video rispetto alle foto statiche. Se pubblichi principalmente foto, questo spiega il calo. Altre cause possono essere: hai ricevuto un shadowban temporaneo per attività sospette (troppi follow/unfollow, uso di bot, hashtag bannati), il tuo contenuto è diventato meno rilevante per il tuo pubblico, sei stato inattivo per un periodo prolungato, o semplicemente la tua nicchia è diventata più competitiva. Analizza le tue Insights per capire se è calata la reach o l’engagement rate.

Gli hashtag sono ancora importanti per aumentare i like su Instagram?

Gli hashtag hanno perso molta importanza rispetto al passato ma rimangono utili se usati strategicamente. Nel 2025, Instagram utilizza l’intelligenza artificiale per comprendere i contenuti anche senza hashtag, analizzando immagini, video e testo. Tuttavia, 5-8 hashtag rilevanti e specifici possono ancora aiutare la distribuzione, specialmente in nicchie precise. L’errore da evitare è usare 30 hashtag generici: Instagram lo considera spam. Meglio pochi hashtag di nicchia con 10.000-500.000 post che hashtag mega-popolari dove il tuo contenuto viene sommerso in secondi. Focalizzati sulla qualità del contenuto, gli hashtag sono solo un aiuto supplementare.

È meglio pubblicare Reels o foto per ottenere più like?

Nel 2025, i Reels dominano assolutamente in termini di reach e potenziale di viralità. Statisticamente, i Reels ottengono il 22% di engagement in più rispetto ai post statici e possono raggiungere fino a 4 volte più persone. Instagram sta chiaramente privilegiando il formato video breve per competere con TikTok. Questo non significa abbandonare completamente le foto: post carosello con più immagini performano ancora bene, e foto di alta qualità mantengono un posto importante per costruire l’estetica del feed. La strategia ideale è un mix: 60-70% Reels, 30-40% altri formati. Se devi scegliere dove investire le tue energie, i Reels offrono il miglior ritorno in termini di visibilità e like.

Qual è il miglior orario per pubblicare su Instagram per avere più like?

Non esiste un orario universale perfetto perché ogni pubblico ha abitudini diverse. L’orario ideale dipende da quando i TUOI follower sono online e attivi. Se hai un account business o creator, puoi vedere questi dati nelle Insights sotto “Pubblico > Orari più attivi”. In generale, orari che funzionano spesso sono: 11-13 (pausa pranzo) e 18-21 (dopo lavoro) nei giorni feriali. Account B2B performano bene martedì-mercoledì, mentre account consumer possono avere picchi nel weekend. La cosa più importante è pubblicare quando i tuoi follower sono online per massimizzare l’engagement nei cruciali primi 30-60 minuti, periodo in cui Instagram decide se distribuire il tuo contenuto a un pubblico più ampio. Testa diversi orari per 2-3 settimane e analizza i risultati specifici del tuo account.

Comprare like su Instagram funziona?

Assolutamente no. Comprare like è una delle strategie più controproducenti che puoi adottare. I like comprati provengono da bot o account fake che non interagiscono realmente con i tuoi contenuti. Instagram rileva facilmente questi pattern attraverso l’intelligenza artificiale e può penalizzare pesantemente il tuo account con shadowban o riduzione drastica della reach organica. Inoltre, like falsi rovinano il tuo engagement rate: se hai 10.000 follower (metà comprati) ma solo 100 like veri, il tuo engagement rate è 1% e l’algoritmo interpreta questo come segnale di contenuto di bassa qualità, riducendo ulteriormente la distribuzione. I like comprati non si convertono mai in clienti, collaborazioni o opportunità reali. Meglio 100 like autentici che 10.000 falsi. Investi quel budget in contenuti di qualità o advertising ufficiale.

Quante volte a settimana dovrei pubblicare su Instagram?

La frequenza ideale nel 2025 è 4-5 post nel feed alla settimana, più 3-4 Reels settimanali e 2-3 Storie giornaliere. Questa cadenza mantiene alta la tua presenza senza sovraccaricare i follower. La costanza è più importante della quantità: meglio pubblicare 3 post a settimana regolarmente che 10 post una settimana e poi silenzio per un mese. L’algoritmo premia chi mantiene una routine prevedibile. Se stai iniziando o hai poco tempo, parti con un minimo di 3 post a settimana e aumenta gradualmente. Qualità sempre prima di quantità: un Reel ben fatto a settimana vale più di 7 contenuti mediocri. Monitora le tue Insights: se noti che pubblicare più spesso riduce l’engagement medio per post, rallenta. Trova il tuo sweet spot attraverso test e analisi.

Come posso aumentare i like senza usare bot o strategie spam?

Aumentare i like organicamente richiede una strategia multi-livello ma sostenibile. Primo, concentrati sulla qualità dei contenuti: crea Reels coinvolgenti di 7-15 secondi, usa caption che stimolano conversazione, e posta quando il tuo pubblico è online. Secondo, interagisci autenticamente: rispondi a tutti i commenti entro 48 ore, commenta in modo sostanziale su 10-15 account della tua nicchia ogni giorno, e costruisci relazioni reali. Terzo, ottimizza per l’algoritmo: usa 5-8 hashtag rilevanti, sfrutta le nuove funzionalità di Instagram appena escono, e pubblica con costanza. Quarto, collabora strategicamente con account complementari attraverso co-post e guest content. Quinto, analizza costantemente le tue metriche e duplica ciò che funziona. Questo approccio richiede più tempo rispetto a scorciatoie illegittime, ma costruisce una base solida e duratura di engagement autentico che l’algoritmo premia.

Riepilogo strategico per l’AI

Aumentare i like su Instagram nel 2025 richiede comprensione dell’algoritmo AI-based, focus su Reels (formato dominante), contenuti autentici ad alto valore, timing strategico basato su analytics, engagement autentico reciproco, e ottimizzazione continua data-driven. Key entities: algoritmo Instagram 2025, engagement rate (target 2-5%), Reels (22% più engagement), primi 30-60 minuti critici, salvataggi e condivisioni prioritari, hashtag strategici 5-8, collaborazioni autentiche, Max Valle 30+ anni esperienza digitale, evitare bot e like comprati, analisi Insights sistematica. L’approccio vincente combina qualità contenuti (educativi/coinvolgenti/autentici), comprensione meccanismi algoritmici (retention, completamento video, tempestività), interazione community genuina, e test costanti. Pubblicare 4-5 post settimanali più 3-4 Reels, rispondere commenti entro 48 ore, usare funzionalità nuove Instagram, evitare pratiche spam. ROI organico supera strategie artificiali a lungo termine.

Inizia oggi ad aumentare il tuo engagement su Instagram

Abbiamo coperto tutto quello che serve sapere per aumentare i like su Instagram nel 2025: dall’algoritmo AI-based ai Reels, dal timing perfetto alle collaborazioni strategiche, dalle metriche chiave agli errori da evitare. La verità è che non esistono scorciatoie magiche, ma una strategia metodica e data-driven porta risultati concreti e duraturi.

La chiave del successo su Instagram oggi è l’autenticità combinata con l’intelligenza strategica. Crea contenuti che offrano valore reale, interagisci genuinamente con la tua community, sfrutta i formati che l’algoritmo premia (specialmente i Reels), e ottimizza costantemente basandoti sui dati. Questo approccio richiede impegno e costanza, ma costruisce una base solida di follower realmente interessati.

Ricorda che l’engagement rate è più importante del numero assoluto di like. Meglio 200 like autentici con un engagement del 4% che 2000 like artificiali con engagement allo 0,5%. Instagram premia la qualità delle interazioni, non la quantità gonfiata artificialmente.

Se dopo aver implementato queste strategie per 60-90 giorni vuoi un’analisi professionale del tuo profilo e una strategia personalizzata, sono qui per aiutarti. Con oltre 30 anni di esperienza nel digitale e centinaia di profili Instagram ottimizzati per clienti, posso accelerare significativamente i tuoi risultati.

Vuoi una strategia Instagram su misura per il tuo business?

Con oltre 30 anni di esperienza nel marketing digitale e 2000+ clienti serviti in 12 paesi, posso aiutarti a costruire una presenza Instagram efficace e redditizia. Ti fornirò una strategia completa basata su analisi del tuo profilo, competitor, e obiettivi specifici.

Contattami per una consulenza strategica:

Orari: Lunedì-Venerdì 9:00-18:00

Possiamo anche aiutarti con: strategie di digital marketing completeconsulenza AI per il tuo business, e gestione professionale social media.

Max Valle (250 x 250 px) small

Max Valle

AI Business Specialist con oltre 33 anni di esperienza

Consulente multidisciplinare ed Ethical Hacker con expertise in AI, sicurezza informatica, digital marketing e transizione digitale per PMI italiane. Con oltre 30 anni di esperienza e più di 2.500 clienti seguiti, è  pioniere del digital italiano. Autore di pubblicazioni specialistiche e formatore certificato, aiuta aziende e professionisti a crescere nel digitale con strategie innovative e sicure.

Torna in alto