Più usi Twitter, più “rispondi” ai suoi banner

twitter e i banner

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Chi usa molto Twitter non ha problemi di banner blindness, e sembra anzi più propenso ad interagire con gli annunci pubblicitari: questo, in estrema sintesi, il dato che emerge da una ricerca di 140 Proof, riassunta da eMarketer in questa immagine:

Risposta agli annunci pubblicitari di Twitter

Lo studio ha rilevato che, a differenza dei classici banner display che vengono ormai quasi completamente ignorati, gli utenti che utilizzano parecchio Twitter hanno un tasso di engagement con i suoi annunci pubblicitari molto superiore a chi lo usa poco. In pratica, fra gli utenti che accedono a Twitter più di 100 volte al mese tramite client come Echofon, UberSocial e TweetCaster, e vedono una media di più di 1.000 Promoted Tweets, il 20,4% di questi ha interagito – ovvero cliccato, condiviso o retweettato – almeno con un annuncio pubblicitario. L’immagine qui sopra mostra chiaramente la progressione della “risposta” al banner.

Chi si logga poco interagisce poco, chi si logga tanto interagisce tanto: si passa dall’1,57% di chi si logga in Twitter fra 1 e 9 volte al mese, fino ad arrivare appunto al 20,4% di chi supera i 100 login/mese. Lo studio contraddice quindi il principio secondo cui il tipico power user di Internet è poco cliccoso, e sembra dare una speranza al futuro – soprattutto economico – di Twitter.

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Max Valle

AI Business Specialist con oltre 33 anni di esperienza

Consulente multidisciplinare ed Ethical Hacker con expertise in AI, sicurezza informatica, digital marketing e transizione digitale per PMI italiane. Con oltre 30 anni di esperienza e più di 2.500 clienti seguiti, è  pioniere del digital italiano. Autore di pubblicazioni specialistiche e formatore certificato, aiuta aziende e professionisti a crescere nel digitale con strategie innovative e sicure.

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